Dalla sede di Bruxelles dell’Ufficio relazioni europee e internazionali del Cnr un’analisi sullo scenario e gli effetti del referendum sul programma di ricerca EU Horizon 2020. In questo nuovo scenario, il Ministro dell’Università e della Scienza, Jo Johnson, ha rassicurato con una nota ufficiale che il Regno Unito continuerà per il momento a partecipare a pieno titolo ad Horizon 2020 e che il risultato del referendum non produrrà effetti sui partecipanti ai consorzi che stanno applicando o che hanno già applicato per i bandi.
A tal riguardo è stata avviata una revisione interna dei gradi apicali di nazionalità inglese, ai quali con molta probabilità verranno tolti almeno i file sensibili e delle agenzie esecutive presenti in territorio inglese (ad esempio l’Agenzia per il Farmaco che potrebbe utilmente essere ricollocata nella sede EXPO a Milano insieme allo Human Technopole).
Per il futuro, qualora l’opzione exit venga ratificata, si può prevedere una partecipazione UK con la stessa modalità degli Stati Associati, ovvero con una fee di associazione ad Horizon 2020, indipendentemente dal contributo al bilancio dell’UE, anche se per l’attuale quadro finanziario 2014-2020 è ipotizzabile che nulla cambi.
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