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Gli esami di riparazione potrebbero ritornare

“Se le scuole non saranno in grado di attivare adeguate iniziative per combattere l’insuccesso scolastico, potremmo decidere di ripristinare gli esami di riparazione”: è la dichiarazione a sorpresa  che il Ministro Fioroni in persona ha fatto nei giorni passati durante un incontro con le organizzazione sindacali nel corso del quale sono state prese in esame le misure sulla scuola contenute nel DPEF.
La dichiarazione del Ministro scaturisce dall’esito dei recenti monitoraggi svolti sulle spese delle scuole: Fioroni ha sottolineato che dall’indagine è emerso uno scarsissimo utilizzo dei fondi “IDEI” destinati alle attività di recupero.
Al contempo il Ministro ha anche annunciato che a partire dal prossimo anno scolastico ad ogni classe di scuola superiore verrà assegnato uno stanziamento di 300 euro per l’attuazione di corsi di recupero che si renderanno sempre più necessari soprattutto in relazione alle nuove norme su debiti e crediti in funzione dell’esame di Stato.
Il Ministro ha anche colto l’occasione per dare qualche buona notizia su risorse finanziarie che verranno assegnate alle scuole già a partire dalle prossime settimane:
– 15 milioni di euro per la realizzazione di un programma finalizzato ad incrementare le dotazioni dei laboratori scientifici delle scuole;
9 milioni per le scuole che amplieranno l’orario di apertura per iniziative rivolte al territorio;
– 10 milioni per sostenere l’obbligo di istruzione fino a 16 anni;
– 10 milioni per il comodato d’uso dei libri di testo;
– 20 milioni per l’aggiornamento dei docenti;
6 milioni a sostegno delle attività musicali, artistiche e sportive (2 milioni per ciascuna tipologia).
La notizia è stata accolta senza particolari entusiasmi da parte delle organizzazioni sindacali che, in questi giorni, sono particolarmente preoccupati per l’andamento “a singhiozzo” della trattativa contrattuale e per le notizie contraddittorie provenienti dal tavolo di confronto sul problema delle pensioni.

Reginaldo Palermo

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