Sicurezza ed edilizia scolastica

Gli impianti fotovoltaici nelle scuole

Installare un impianto fotovoltaico in una scuola è la soluzione ottimale per permettere all’edificio scolastico di diventare completamente autosufficiente energeticamente e ridurre costi di gestione, consumi e impatto ambientale.

L’irraggiamento solare, infatti, è sfruttato proprio nel momento in cui si ha maggiore bisogno di energia, ovvero durante la mattina in cui si svolgono le lezioni, permettendo di ottenere una produzione di energia elettrica immediata sia nella generazione che nella sua fruizione e consumo, non necessitando nemmeno di costi di installazione per un sistema di accumulo dell’energia non autoconsumata.

L’impianto fotovoltaico è costituito da piccole celle solari, realizzate in silicio amorfo, mono o policristallino, caratterizzate da strisce argentate sulla superficie, ovvero i contatti chimici per la connessione in serie di più celle, formando, così, un modulo fotovoltaico. Dall’unione di più moduli nasce l’impianto fotovoltaico.

La parte più importante dell’impianto è, dunque, il modulo o il pannello, costituito da celle fotovoltaiche, le quali devono il nome alla capacità di trasformare i fotoni, gli atomi delle radiazioni solari, in volt, ovvero in energia elettrica. Alla nostra vista appaiono come piccole piastrelle nere o blu scure con lunghezza laterale fino a circa 10 cm, realizzate in silicio, sopra le quali viene stesa una sottile lastra di vetro per preservare il materiale semiconduttore.

Grazie al collegamento in serie, le celle vengono attraversate dalla radiazione solare generando corrente continua tra il lato superiore e il lato inferiore a una tensione di circa 0,5 Volt, tramite l’effetto fotovoltaico: stesso principio utilizzato nelle radio e calcolatrici solari.

Fornendo, però, solo corrente continua, adatta per la sola carica di accumulatori o per l’attivazione di apparecchi elettrici, la corrente elettrica generata dal pannello fotovoltaico deve essere trasformata in corrente alternata per poter essere utilizzata per alimentare lo scaldabagno, la tv, la lavastoviglie etc. Ciò è possibile tramite l’inverter, in seguito al quale, vi è l’immissione nella rete elettrica pubblica.

L’impianto fotovoltaico lavora in parallelo con la rete elettrica locale, permettendo di evitare l’accumulo della corrente generata e fruire di tutta l’energia disponibile in tempo reale, immagazzinandola a basso costo.

Aldo Domenico Ficara

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