“Ospitare un giovane di un altro Paese significa educare i propri figli e se stessi a convivere con stili di vita, mentalità, culture diverse; significa confrontarsi con qualcuno che ha abitudini differenti dalle proprie, sorprendersi a guardare da una prospettiva diversa ciò che prima poteva apparire strano o addirittura sbagliato”. Le parole sono dei responsabili di “Intercultura”, la Onlus che da oltre 50 anni si attiva per permettere scambi scolastici e interculturali tra alunni e studenti di tutto il mondo. Un’esperienza sicuramente positiva e arricchente, visto che sino ad oggi a realizzarla sono stati oltre 20.000 ragazzi.
Quest’anno a partire dall’Italia erano stati oltre 1.600 studenti italiani; mentre 732 stranieri, arrivati da oltre 40 Paesi dei cinque continenti, avevano scelto il nostro Paese per conoscere cultura, arte e lingua italiana. Ora quei 700 ed oltre se ne stanno tornando a casa: la scuola, per quest’anno è terminata, ma per loro, tutti ospitati da famiglie italiane, rimarrà il ricordo di un Paese sempre più alla ricerca di se stesso. Ma sempre unico e ospitale: tanto che molti, per loro stessa ammissione, si sono sentiti trattati dalle famiglie ospitanti sullo stesso piano dei propri figli.
In tanti hanno imparato o perfezionato l’italiano; tutti hanno apprezzato la nostra cucina. La maggior parte, probabilmente, se ne andrà con un solo desiderio: quello, prima o poi, di tornare. Perchè, come dice il motto di Intercultura, sono gli “Incontri che cambiano il Mondo”.