Centinaia di insegnanti della regione autonoma curda in Iraq sono scesi in piazza per chiedere il pagamento dei loro stipendi che non gli vengono corrisposti da quattro mesi.
Il vice presidente del sindacato insegnanti della provincia di Sulaimaniyah, Singar Faeq, spiega che “il governo non sta pagando gli insegnati del Kurdistan da quattro mesi” e aggiunge che oltre 50.000 docenti hanno preso parte alla protesta.
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“Lo sciopero continuerà sino a quando la nostra richiesta non sarà soddisfatta”, dice dal canto suo Ari Ahmed, preside di una scuola della zona.
In Italia invece non vengono pagati i supplenti, come se una sorta di filo rosso unisse questi paesi, ancora con poche garanzie democratiche, col nostro dove per le minoranze le stesse garanzie non esistessero e proprio perché minoranze. E una nazione che non rispetta le minoranze non è del tutto democratico