Uno degli intenti del Miur è quello di far conto su di un corpo insegnanti efficiente, propositivo e moderno.E’fondamentale perciò tenere fortemente conto del fattori umani che riguardano le motivazioni dei singoli,e ciò non è scindibile dalla considerazione che l’ autorità scolastica ha nei confronti dei docenti. 1)quando si è collocati d’ufficio, dunque contro la propria volontà in sedi lavorative lontano da casa sparse nelle grosse province,l’energia interiore, la motivazione professionale, vengono fortemente inficiate dal senso di ingiustizia e frustrazione provate.
Pertanto, nel meccanismo dei trasferimenti, non imporre con strumenti informatici animici sedi non richieste e disagiate, o almeno consultare il docente proponendo altra alternativa es:altra cl di conc, ITP in ruolo di Assistenti Tecnici, realizzazione di progetti rimanendo a disposizione delle scuole per contribuire ad un buon funzionamento delle molteplici attività extra-didattiche che vi sono.
Diversamente il docente lavorerà in condizioni interiori compromesse. 2)Dopo 25/30 anni di servizio moltissimi docenti accetterebbero volentieri di essere trasferiti a ruoli diversi nell’ambito della P.A: Assessorati, nelle segreterie di Enti culturali ,anche con ruoli organizzativi.
Importante dare loro tale possibilità, liberando così nuovi posti rendendoli disponibili per le nuove leve cariche di energie da spendere nel compito della didattica. Facciamo sì che la scuola e il mondo della P.A esprimano al massimo la loro potenzialità con persone felici dei loro ruoli.
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