Far rispettare le regole: è soltanto questo l’imperativo categorico che DEVE essere appreso soltanto in due contesti, ossia nella famiglia e nella scuola.
Se un ragazzo non rispetta le regole a casa sua come si può pretendere dagli insegnanti che questo ragazzo le impari a rispettare nell’ambiente scolastico?
I docenti non sono i genitori, non possono e non devono sostituirsi a loro in nessuna maniera, perché hanno ruoli sociali ben definiti e diversi.
Spesso si attribuisce la colpa delle malefatte degli alunni al docente e lo si massacra additandolo come il solo responsabile. No, non è così: è necessario risalire sempre a monte, ad analizzare il contesto familiare in cui il ragazzo è cresciuto, se è stato abituato a rispettare le regole.
Un ragazzo che è diligente, rispetta i genitori e gli insegnanti lo farà sempre; se al contrario a casa sua non rispetta i genitori come si può pensare che a scuola possa rispettare i docenti.
Al minimo rimprovero cosa accade? Reagisce violentemente perché non è abituato ad un determinato comportamento sociale, non conosce “l’alfabeto sociale” e quindi va rieducato con opportune strategie educative prima e didattiche poi. Se non vi sono le strategie educative quelle didattiche non possono seguire…
Mario Bocola