Far rispettare le regole: è soltanto questo l’imperativo categorico che DEVE essere appreso soltanto in due contesti, ossia nella famiglia e nella scuola.
Se un ragazzo non rispetta le regole a casa sua come si può pretendere dagli insegnanti che questo ragazzo le impari a rispettare nell’ambiente scolastico?
I docenti non sono i genitori, non possono e non devono sostituirsi a loro in nessuna maniera, perché hanno ruoli sociali ben definiti e diversi.
Spesso si attribuisce la colpa delle malefatte degli alunni al docente e lo si massacra additandolo come il solo responsabile. No, non è così: è necessario risalire sempre a monte, ad analizzare il contesto familiare in cui il ragazzo è cresciuto, se è stato abituato a rispettare le regole.
Un ragazzo che è diligente, rispetta i genitori e gli insegnanti lo farà sempre; se al contrario a casa sua non rispetta i genitori come si può pensare che a scuola possa rispettare i docenti.
Al minimo rimprovero cosa accade? Reagisce violentemente perché non è abituato ad un determinato comportamento sociale, non conosce “l’alfabeto sociale” e quindi va rieducato con opportune strategie educative prima e didattiche poi. Se non vi sono le strategie educative quelle didattiche non possono seguire…
Mario Bocola
In Italia, le donne sono più istruite degli uomini: nel 2023, il 68,0% delle donne…
A partire dal mese di luglio, NoiPA ha applicato sul cedolino mensile del personale ATA…
L'USR Sardegna ha proposto, con nota del 16 luglio 2024, un'utile sintesi degli adempimenti amministrativo-contabili…
Quella che sembra una favola amara, resa ancora più incredibile dal caldo torrido pugliese, è…
Il DL 71/2024, decreto recante disposizioni urgenti in materia di sport, di sostegno didattico agli alunni…
Via libera definitivo dell'Aula della Camera al decreto Sport e Scuola, il DL 71/2024 con…