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“Gli insegnanti vanno pagati di più”, per Schlein hanno stipendi troppo bassi. Valditara confida nella Legge di Bilancio 2025

“Gli stipendi degli insegnanti in Italia sono i più bassi tra tutti i paesi Ocse e il prossimo aumento previsto sarà un quinto di quelli previsti negli altri Paesi europei. A certificarlo non è l’opposizione ma l’Ocse, con il rapporto ‘Education at glance’, e cioè una delle fonti più autorevoli sullo stato dell’istruzione nel mondo”. A rimarcarlo è stata la segretaria del Pd Elly Schlein, riprendendo il recente rapporto Ocse 2024, relativo agli anni 2015-2023. 

In base a quanto riportato nel rapporto internazionale, l’Italia risulta rimanere fanalino di coda tra i Paesi considerati, con un salario medio degli insegnanti fermo a 31.950 euro nel 2019, mostrando una stagnazione rispetto agli altri Paesi europei e una parabola discendente fino al 2023 con uno stipendio medio di 31.320 euro. Questa differenza retributiva è particolarmente evidente se confrontata con il trend tedesco, che ha visto un costante aumento dei compensi mensili e annuali nel corso degli anni.

Secondo la numero uno dei dem “lo studio conferma il basso investimento italiano nell’istruzione, 4 per cento del Pil, addirittura un punto sotto alla media OCSE, e un intollerabile divario di genere sugli stipendi per cui le giovani donne laureate guadagnano il 58 per cento in meno dei coetanei uomini, che secondo lo studio è il più grande divario retributivo dell’area Ocse”.

Secondo Elly Schlein, quindi, “gli insegnanti vanno pagati di più. Visto che è in corso la negoziazione del nuovo contratto, il governo dimostri di voler davvero mettere mano al problema e incrementi le risorse a disposizione nella prossima manovra. Per noi la difesa della scuola pubblica e del diritto allo studio sarà una delle priorità”, ha concluso la democratica.

Di fronte alla Schlein che chiede gran voce che “gli insegnanti siano pagati di più”, non sembra però scomporsi il ministro dell’Istruzione e del Merito Giuseppe Valditara, il quale assicura che rispetto alla manovra il collega di Governo a Capo del Mef “Giorgetti ha manifestato una notevole sensibilità per il settore della scuola”. In arrivo, con la prossima Legge di Bilancio, vi sarebbero 160 euro lordi medi a docente, anche se poi la metà sono già presenti nel cedolino stipendiale dallo scorso mese di gennaio.

Inoltre, nel corso del question time il ministro Valditara ha detto: “L’interrogazione mi consente di fare chiarezza su un dato Ocse che si riferisce all’anno 2021/2022, cioè prima del contratto firmato nel 2023″.

Alessandro Giuliani

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