Male, male, malissimo.
A nome di tutto il Personale Docente Educativo diciamo basta a questa presa in giro del Governo Conte verso un’intera categoria che merita e pretende rispetto: niente di più, niente di meno. In questa fase siamo stati più che educati, nessuna presa di posizione prevenuta, nessuna critica preventiva. Eppure in questi anni ne abbiamo viste di tutti i colori: potremmo elencare le ingiustizie subite, ma non basterebbero due/tre articoli per esplicarle in maniera chiara.
Adesso basta! Di fronte all’ennesima umiliazione, questa volta perpetrata ai nostri danni dal nuovo Governo giallo-verde, gridiamo ad alta voce tutto il nostro sdegno. Altro che “cambiamento”! La goccia che ha fatto traboccare il vaso: su quasi 400 posti vacanti sono state autorizzate solo 46 assunzioni a livello nazionale (su 77 richieste da regolare turn-over). Altro che ago nel pagliaio, questa è una vera e propria presa in giro! Con questa lettera aperta manifestiamo da subito lo stato di agitazione dell’intera categoria, siamo pronti a bloccare l’inizio delle attività educative di tutti gli Educandati e Convitti Nazionali Statali e dei Convitti Annessi sull’intero territorio nazionale. A breve, partirà una denuncia alla Procura della Repubblica e alla Corte Europea dei diritti dell’uomo. Non è possibile screditare così dei lavoratori della pubblica istruzione. Proprio noi, l’unica vera “buona scuola” rimasta in questo Paese.
Si apra subito un dialogo, serio e concreto oppure sarà una stagione di lotta. Noi siamo pronti. Rispetto per gli educatori.
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