I bambini e ragazzi passano sempre più tempo davanti ad uno schermo, non solo per la didattica a distanza ma anche per le chiusure della altre attività ricreative, cortile e piazze comprese, e questo rischia di avere conseguenze indirette molto importanti soprattutto per la loro salute.
Per questo motivo la Società Italiana di Ortopedia e Traumatologia – SIOT ha lanciato l’allarme, invitando le famiglie a sfruttare le imminenti vacanze natalizie per riportare i ragazzi all’aria aperta, allo sport, ma anche al semplice gioco e divertimento, per contrastare i possibili effetti negativi dovuti all’eccessiva sedentarietà, causata dalla pandemia e dalle restrizioni.
Ma non solo, il rischio è pure legato agli effetti indiretti che la pandemia ha sulla popolazione più giovane: bambini ed i ragazzi possono essere affetti da problematiche comportamentali, più o meno evidenti, in particolare irritabilità, disturbi del sonno e disturbi d’ansia.
Anche i ragazzi delle superiori, rimanendo spesso collegati ore ed ore, rischiano lo sviluppo della sindrome da dipendenza da schermo, con conseguenze note, come aumento del peso, cefalea, ma anche perdita di peso, insonnia, problemi alla vista, instabilità emotiva, desocializzazione.
Non potendo praticare gli sport abituali- dicono gli ortopedici- è fondamentale che i bambini sfruttino le imminenti vacanze facendo esercizio quotidiano, anche semplicemente trascorrendo molto più tempo all’aria aperta, non necessariamente per praticare uno sport ma anche per dedicarsi al gioco e al semplice movimento: fare camminate, andare in bicicletta, ballare, giocare, fare giardinaggio e lavori in casa.
L’isolamento, la noia, la sedentarietà spingono a un maggior consumo di alimenti calorici, favorendo il sovrappeso e l’obesità, a cui contribuisce anche un aumento significativo del tempo trascorso davanti allo schermo, associato ad una drastica riduzione dell’attività fisica. Ecco allora che aumenta l’incidenza di dolori muscolo-scheletrici soprattutto a livello di ginocchia, schiena, gambe, anche e piedi. Si è infine visto che i bambini obesi o in sovrappeso presentano un rischio 4-5 volte maggiore di andare incontro a fratture ossee. L’aumento della mineralizzazione ossea negli obesi non riesce infatti a compensare l’incremento dei carichi che vengono applicati sugli arti in occasione di una caduta.
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