Numerosi docenti specializzati nelle attività di sostegno didattico manifestano disapprovazione in riferimento ai contenuti del Piano Assunzioni del Decreto Sostegni bis (DL n. 73/2021), pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 123 del 25 maggio 2021.
LO SFONDO CULTURALE:
Nell’ordinamento italiano, la figura del docente specializzato vede le proprie origini nel R.D. 26 aprile, n. 1297. Successive disposizioni di legge, quale il D.P.R. 31 ottobre 1975, n. 970, ne hanno regolato natura e scopi: l’art. 8 di tale decreto disponeva che il personale direttivo e docente impiegato nelle scuole aventi particolari finalità dovesse essere dotato di apposito titolo di specializzazione. Negli anni Novanta l’importanza di tale titolo viene ribadita, in quanto la Legge n. 104/92 (Legge-quadro per l’assistenza, l’integrazione sociale e i diritti delle persone handicappate, 5 febbraio 1992, n. 104) sancisce che alle persone in situazione di disabilità “ sono garantite attività di sostegno mediante l’assegnazione di docenti specializzati”.
Per il docente di sostegno vi è quindi l’obbligo, al fine di esercitare la professione, di conseguire la specializzazione. Tuttavia, ciò che nell’ordinamento resta saldo e pacifico, nel corso degli anni si è scontrato con la realtà, fatta di numerosissime nomine conferite a docenti sprovvisti del titolo di specializzazione, a causa della carenza di insegnanti specializzati.
LA SITUAZIONE ATTUALE:
Lo scorso anno si è concluso il IV ciclo di specializzazione per le attività di sostegno didattico agli alunni in situazione di disabilità. I docenti specializzati e con tre annualità di servizio hanno potuto partecipare al concorso straordinario, bandito nell’estate 2020, mentre gli specializzati senza le tre annualità ne sono stati esclusi nonostante la carenza di personale qualificato in ruolo. Ad essi è stata data la possibilità di partecipare al concorso ordinario, bandito anch’esso nell’estate 2020, l’espletamento delle cui prove, a differenza di quelle dello straordinario, viene rimandato da tempo.
Di conseguenza, i docenti senza tre annualità di servizio, ugualmente selezionati, formati e preparati, stanno ricoprendo incarichi a tempo determinato con una minima possibilità di garantire agli alunni in situazione di disabilità il loro diritto alla continuità didattica, possibilità data dall’attuale meccanismo delle Graduatorie Provinciali per le supplenze (GPS). È appena il caso di ricordare che la continuità didattica dovrebbe guidare le scelte del legislatore, eppure per molti studenti è proprio il Decreto Sostegno bis a far venire meno quella già minima certezza.
Infatti, il Piano Assunzioni del Decreto Sostegni bis prevede, allo stato attuale, una procedura straordinaria di assunzioni dalle GPS. Secondo la formulazione del testo pubblicato in GU, i requisiti sono la specializzazione o abilitazione contestualmente a tre anni di servizio svolti nella scuola statale. Ancora una volta, vengono esclusi gli specializzati senza le tre annualità di servizio, seppur titolati e nonostante la necessità emergenziale di personale qualificato in ruolo. Con loro, gli studenti seguiti nell’a.s. 2020/21 saranno costretti, a settembre 2021, ad adattarsi all’ennesimo nuovo docente.
LA PROPOSTA:
Proponiamo che l’articolo n. 59 del Piano Assunzioni del Decreto Sostegni bis venga modificato e che sia concesso a tutta la categoria dei docenti specializzati sul sostegno di poter partecipare alla procedura di assunzione dalle GPS, indipendentemente dal numero degli anni di servizio e rispettando l’ordine delle GPS (I fascia e I fascia aggiuntiva).
Tutti i docenti specializzati meritano la possibilità di accedere al ruolo quale prospettata dal Decreto Sostegno bis. Peraltro, con il sistema della call veloce sarebbe possibile assumere personale specializzato nelle regioni in cui è carente, evitando dunque di ricorrere a personale non specializzato.
Appare peraltro necessaria una valorizzazione del servizio titolato sul sostegno tramite una riformulazione dei criteri di assegnazione del punteggio di servizio affinché vi sia un meccanismo di immissione in ruolo e/o supplenza che tenga conto dell’anno di specializzazione, al fine di rendere il titolo e l’esperienza titolata i requisiti determinanti nell’esercizio della professione, così come previsto dall’ordinamento.
Infine, si propone la cancellazione della norma che preclude la partecipazione al concorso successivo qualora non si sia superato quello precedente.
(Si riporta l’attenzione alle petizioni in allegato )
LINK PETIZIONI
1° PETIZIONE : Margherita Terracciano
https://www.change.org/novincolotreannidiservizio
2° PETIZIONE : Zahira Filomena Mucerino
https://www.change.org/p/ministero-istruzione-pari-opportunit%C3%A0-per-specializzati-senza-i-36-mesi
Zahira Filomena Mucerino
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