Introdurre la One Health in tutte le scuole, dalla primaria alle superiori: si tratta di un modello d’insegnamento basato sull’integrazione di discipline diverse e che parte dal riconoscimento che la salute umana, animale e dell’ecosistema siano legate indissolubilmente.
L’obiettivo dei promotori – la Fondazione One Health – è quello di indirizzare da subito i bambini verso corretti stili di vita e di gestione dell’ambiente, con impatti positivi sulla salute nell’età adulta.
La proposta è stata già presentata al ministero dell’Istruzione e del Merito. E sembra che sia stata anche presa in seria considerazione. Almeno, a sentire le parole della presidente della Fondazione e direttrice della Clinica oncologica Aou delle Marche Rossana Berardi, secondo la quale l’istruttoria sarebbe stata immediatamente avviata, anche se la sua valutazione risulta ancora in corso.
“La scienza – ha affermato Berardi in occasione del convegno alla Camera ‘One Health Day – One Healthon, progetto nazionale per promuovere la One Health’ – ha dimostrato come sia possibile ridurre il forte impatto delle malattie non trasmissibili. Bisogna intervenire su stili di vita, inquinamento ambientale e puntare ad un miglioramento generale dell’assistenza sanitaria. E’ questo l’approccio One Health che intendiamo portare avanti ma per farlo vanno create una regia nazionale e delle Reti dislocate sui diversi territori”.
Con l’occasione, è stato anche presentato anche il documento ‘One Healthon, La Rete della Salute’ elaborato dal Forum One Health. Si tratta di un progetto nazionale promosso per favorire la prevenzione, la ricerca e la corretta comunicazione. A questo scopo, affermano gli esperti, occorrono una task force nazionale e reti regionali per promuovere un’alleanza multidisciplinari contro emergenze sanitarie e ambientali.
“Cambiamenti climatici, inquinamento, possibili nuove pandemie o emergenze sanitarie come l’antibioticoresistenza – ha detto Giuseppe Quintavalle, commissario Asl Roma 1, referente Rapporti istituzionali del progetto One Healthon – sono solo alcune delle sfide che dobbiamo affrontare. È richiesta una sempre maggiore collaborazione ed è necessario un approccio multidisciplinare soprattutto nelle diverse aziende sanitarie dove devono lavorare team che includano medici, veterinari, ecologi e anche esperti in comunicazione“.
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