Lo sapevamo: ora abbiamo la certezza. Gli aumenti di 85 euro mensili medi prodotti più di un anno fa nei confronti dei dipendenti della scuola non hanno scalfito la pochezza degli stipendi medi dei docenti e del personale Ata: nel 2017 lo stipendio annuo medio degli statali è risultato pari al 34.491, con all’apice i magistrati, che in media hanno percepito 137.294, ed in fondo proprio la scuola, con appena 28.440 euro lordi annui.
In mezzo c’erano i dipendenti della presidenza del Consiglio con 64.611 euro, le Autorità indipendenti con 91.259 e il personale cosiddetto non contrattualizzato, le Regioni e le autonomie locali (28.632) e i ministeri (30.140).
Le cifre emesse sono state emesse dalla Ragioneria generale dello Stato e si riferiscono al 2017: certo, ancora non tengono conto dell’ultimo rinnovo, relativo al triennio 2016-2018. Tuttavia, va ricordato che l’incremento, pari a meno del 3,5%, è scattato per tutti i dipendenti pubblici. Quindi, le posizioni sono rimaste invariate.
Il costo totale per gli stipendi, ha rilavato la RgS, è di 160 miliardi, pressoché stabile (+0,2%) rispetto all’anno prima, ma ridotto di circa 12 miliardi a confronto con il picco che risale al 2009. Un ‘gap’ notevole che gli ultimi rialzi avranno colmato per circa metà. Bisognerà vedere allora cosa accadrà con la prossima manovra. Tenendo conto che altri soldi potranno essere caricati nel 2021.
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