Ho letto l’articolo sulla perdita del potere d’acquisto degli stipendi degli insegnati italiani. I dati per i docenti delle Superiori non sono convincenti.
Nel mio caso (docente di fascia 21 in attesa di passare a fascia successiva) è facile dimostrare, usando lo strumento di rivalutazione dell’ISTAT che, senza contare la perdita assoluta di reddito dovuta all’aumento dell’Irpef comunale e regionale, a stipendio fermo io ho perso il 9%, tra la fine del 2009 e l’agosto del 2014.
Che sia la media degli stipendi dei professori di religione cattolica, privilegiati rispetto a tutti gli altri da un iniquo sistema di scatti, a fare abbassare la media? Non credo, ovviamente che sia sufficiente, questa anomalia tutta italiana (anche se gioca la sua parte): forse sono solo calcoli fatti mali.
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