A scuola ci sono già tantissimi device, il tema principale per migliorare la didattica in classe è quello di regolarli.
Questa è anche la condizione non solo per dare gli strumenti e accompagnare nell’utilizzo del digitale, ma significa anche educare a tempi e modalità di contenuto nell’utilizzo dei device.
L’utilizzo di strumentazione digitale in classe può portare benefici nell’apprendimento degli studenti come asserito da 2 importanti ricerche sul settore: la prima dell’Accademia delle scienze francese, la seconda dell’Università di Padova. Uno studio di alcuni anni fa dell’Accademia delle scienze francese evidenziava un miglioramento sia delle capacità di attenzione visuale selettiva sia in quella di eseguire compiti complessi sullo schermo, oltre a potenziamento delle competenze spazio-cognitive, degli alunni che risultano perciò facilitati e più veloci nello svolgimento di alcuni compiti di apprendimento.
Anche un altro studio condotto tra il novembre 2017 e maggio 2018, dal centro studi ImparaDigitale e dal Cnis (Coordinamento Nazionale degli Insegnanti Specializzati) dell’Università di Padova, con il supporto di Acer for Education, che ha coinvolto 1.400 insegnanti di 45 scuole primarie e oltre 1.300 bambini tra i 6 e gli 11 anni provenienti da 28 scuole da tutta Italia e divisi equamente per genere, fornisce indicazioni favorevoli al potenziamento delle competenze spazio-cognitive, degli alunni.
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