Gruppi abbastanza numerosi di studenti, nel rispetto delle norma anti-covid si sono mobilitati davanti agli ingressi dei licei di una ventina di scuole del Lazio per manifestare il loro dissenso verso la gestione del rientro previsto per il 7 Gennaio, esponendo pure striscioni di protesta.
La protesta dei ragazzi -scrive Il Messaggero- nasce dalla scarsa considerazione nella quale sono stati tenuti e nella poca attenzione dimostrata dalle Istituzioni nel gestire l’emergenza che ha portato nuovamente alla chiusura delle scuole. Dopo mesi di didattica a distanza in cui la scuola non è stata considerata la priorità, i ragazzi vogliono poter tornare alla loro routine.
Per questo, più di 200 rappresentanti d’istituto e consulta hanno firmato l’appello della Rete degli Studenti Medi del Lazio per un rientro in sicurezza e per questo sono tornati davanti alle loro scuole per lanciare un chiaro messaggio: trasporti sicuri, aumento delle connessioni scolastiche, più spazi per la didattica e tracciamento nelle scuole.
«Sono mesi che non viviamo la scuola – spiegano i ragazzi della Rete degli Studenti Medi di Rieti e di Controvento, così come riporta Il Messaggero – ma soprattutto sono mesi che chiediamo un serio impegno delle istituzioni per garantire un rientro davvero in sicurezza. Le misure prese finora, come il doppio turno, risultano essere solo confusionarie e poco praticabili. Ciò è il risultato di decisioni prese senza il coinvolgimento di chi la scuola la vive davvero. Noi abbiamo chiaro cosa vogliamo: la scuola sicura!».