Categorie: Alunni

Gli studenti di Rebibbia al traguardo del diploma

“La nostra Costituzione all’art. 27 parla di rieducazione e questo è quello che vogliamo fare. Si tratta di dare un’altra possibilità, la scuola in carcere deve essere potenziata in tutte le strutture. Istruzione, formazione e lavoro sono le azioni su cui dobbiamo puntare perché la scuola, e lo l’incontro di oggi lo dimostra, può davvero portare al cambiamento”: così il sottosegretario Toccafondi.
“La scuola può cambiare chi riesce a mettersi in gioco, io l’ho fatto e ne sono contento. Non so che farò quando uscirò ma mi sento diverso, ci so arrivato tardi però!”: ha detto un detenuto che si è diplomato con il massimo dei voti.
“Quando ho iniziato sembrava un gioco, quando ci siamo trovati alla fine l’emozione era grandissima. Ci ha cambiato, non è un punto di arrivo ma un punto di partenza”.
Lo ha detto un altro ragazzo ‘scrittore’ che è citato dallo stesso sottosegretario Toccafondi nel suo intervento. Lui ha infatti scritto uno degli articoli dell’ultima edizione del giornale ‘Fuori classe’ dove ha raccontato il suo esame di maturità: “Qualcosa che difficilmente potrò dimenticare, mi sono chiesto il perché di quella strana emozione che mi assaliva. Proprio tu che hai affrontato mille pericoli con spavalderia, che hai dovuto accettare umiliazioni, frustrazioni e prepotenze psicologiche, mi sono chiesto, sei emozionato?”, si legge nell’articolo.
Il sottosegretario all’Istruzione Gabriele Toccafondi e il sottosegretario alla Giustizia Cosimo Maria Ferri hanno incontrato alcuni dei neo diplomati del carcere romano e una parte della redazione del giornalino scolastico ‘Fuori Classe, rivista di varia umanità’.
Accompagni dal direttore del carcere, dal provveditore dell’amministrazione penitenziaria del Lazio, da una docente e dalla dirigente scolastica dell’Istituto, hanno avuto la possibilità “di conoscere da vicino una realtà che troppo spesso – ha sottolineato Toccafondi – resta chiusa, per questo è importante invece creare sinergie e collegamenti con l’esterno per dare opportunità formative e lavorative”.
Prima di visitare la biblioteca e incontrare gli studenti della scuola secondaria di II grado, sono stati ricordati i tre detenuti della sezione di alta sicurezza che hanno discusso le loro tesi di laurea. Presenti nell’aula teatro i familiari e i docenti della commissione.
“I poli universitari e le sezioni scolastiche consento ai detenuti di fare un percorso di risocializzazione attraverso la cultura che è motore di cambiamento. I diritti umani vanno tutelati anche per chi ha sbagliato, l’istruzione e la cultura aiutano, insieme al lavoro, a ritrovare se stessi, a ritrovare la fiducia in se stessi”, ha concluso il sottosegretario Ferri

Pasquale Almirante

Articoli recenti

Liberazione d’Italia, anniversario Costituzione e Onu. Educazione Civica in diretta il 14 aprile, ORE 11 – ISCRIVI LA CLASSE

Su questi temi e sulla loro concretissima attualizzazione nelle vicende economiche, sociali, politiche e culturali…

12/04/2025

Classi pollaio, è allarme in Piemonte: per l’a.s. 2025/26 ci saranno 333 posti in meno

Anche quest'anno il conto delle cattedre cala. A settembre, in Piemonte, ci saranno 333 posti…

12/04/2025

Nel mensile Millennium, il racconto del dopo 25 aprile: troppi ex gerarchi impuniti

In vista dell’ottantesimo anniversario del 25 aprile 1945, quando si festeggia la Liberazione dal Nazifascismo, Millennium, il mensile…

12/04/2025

A Gaza troppi casi di malnutrizione tra le donne in gravidanza e i bambini

I medici degli ospedali partner di ActionAid a Gaza, hanno segnalato un netto aumento dei casi di malnutrizione grave…

12/04/2025

Risolvere problemi di matematica come occasione di crescita e non di frustrazione: il corso per docenti

Per molti studenti, la matematica è percepita come un insieme di regole e procedure da…

12/04/2025

Solo 3 famiglie su 10 credono un futuro migliore per i propri figli

Secondo un articolo pubblicato da Vita.it, le famiglie italiane, di fronte alle disuguaglianze sociali, alle…

12/04/2025