E liti ne sono scoppiate, come quella all’Itc “Alfredo Oriani” di Faenza, dove uno studente ha ottenuto il permesso di appendere in classe le vignette dei fumettisti uccisi dai terroristi, ma una sua compagna musulmana non ha apprezzato il gesto e le ha strappate. Da qui una lite che non sarebbe l’unica, ma la scuola, e quindi i docenti, non sembra prendere posizione né affrontare l’argomento.
Infatti, secondo il sondaggio di Skuola.net, 1 studente su 10 ha raccontato di aver discusso in questi giorni con i compagni delle diverse fedi religiose, anche in modo un po’ violento, ma poi, come è successo in una scuola, “è arrivata la prof che ha fatto regnare il silenzio assoluto”.
Un silenzio che il 44% dei ragazzi ha riscontrato anche da parte della sua scuola. Ma perchè gli insegnanti che dovrebbero svolgere un ruolo educativo a 360 gradi chiudono gli occhi e la bocca su fatti di attualità come questo? La risposta l’ha data proprio qualcuno di loro sul blog di Flavia Amabile de La Stampa.it: “Un prof o una maestra non possono affrontare un argomento così delicato senza esporsi personalmente. E troverà sempre una parte dei genitori che insorgerà”. E questa non è l’unica spiegazione che danno: “Dobbiamo portare a termine il programma ministeriale…. Non abbiamo tempo!”.
Ma è proprio così?
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