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Gli studenti dicono no a fisica in seconda prova scritta

Fisica sarebbe una delle possibili scelte per le materie della seconda prova scritta agli esami di stato per il liceo scientifico. E ciò ha messo in allarme studenti e professori, che si sono dimostrati contrari, tanto che un liceo ha scritto una lettera in cui espongono al Ministero le loro ragioni.

I motivi per cui gli studenti dicono “no” alla possibile uscita di fisica tra le materie degli esami di stato, si legge sul sito Studenti.it, sono diversi, a partire dal numero minore di ore di lezione dedicate allo studio di questa disciplina rispetto alla matematica. “Per gli studenti delle attuali quinte la matematica è stata affrontata sin dalla classe prima in vista dell’Esame conclusivo, concatenando gli argomenti in modo da ottenere un quadro finale chiaro e completo. La fisica è invece oggetto di studio solo durante gli ultimi 5 anni di liceo. Un elementare conteggio delle ore mostra che quelle dedicate alla matematica durante il percorso liceale sono quasi il doppio rispetto a quelle dedicate alla fisica: si tratta di 726 contro 429.”

E poi gli studenti continuano: “Le simulazioni della prova di fisica trasmesse fino ad ora dal Miur richiedono competenze e conoscenze specifiche che non è possibile acquisire nel poco tempo a nostra disposizione, durante il quale non siamo in grado, infatti, di raggiungere un pieno sviluppo di competenza nel problem-solving […]”.

 

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E poi: “La vastità del programma di fisica che dobbiamo affrontare non ci lascia possibilità di scelta: siamo obbligati ad anteporre la quantità alla qualità, la nozione alla competenza, lo studio mnemonico alla capacità critica. […] il ruolo formativo della fisica ridotta ad un semplice elenco di formule imparato a memoria è lo scempio più grande che si possa fare a questa disciplina che ne risulta ridimensionata, frustrata e svilita al punto tale da incentivare senza dubbio il rifiuto e la disaffezione degli studenti verso la materia.”

Un’altra ragione, si legge su Studenti.it,  per cui gli studenti dicono “no” ad una seconda prova di fisica alla maturità 2017 è che, dovendosi concentrare sullo studio di questa materia, dovrebbero tralasciare matematica, disciplina che è più facile incontrare durante un corso universitario rispetto a fisica, che viene studiata solo in facoltà piuttosto specifiche.

Altra motivazione esposta dagli studenti del liceo scientifico è il fatto che per gli studenti di quinta risulta impossibile concludere il programma ministeriale – che arriva fino alla fisica quantistica – anche per il fatto che gli stessi libri di testo spesso non sono adeguati.

Pasquale Almirante

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