Meno di 2 studenti su 10 (il 18%) vedono nel proprio futuro con assoluta certezza l’iscrizione a una facoltà STEM.
Queste percentuali emergono da una recente ricerca condotta da Skuola.net in collaborazione con Fondazione Tim – su un campione di oltre 10mila ragazzi di scuole medie e superiori . Tale ricerca si è svolta in occasione della partenza dell’UniStem Tour, un progetto biennale del Centro UniStem dell’Università degli Studi di Milano e Fondazione TIM che vuole avvicinare gli studenti prossimi al diploma alle discipline STEM, grazie all’incontro con nomi illustri del panorama scientifico italiano.
Gli studenti maggiormente votati alle STEM hanno un alto rendimento scolastico. Infatti, chi ha un’ottima media risulta molto più stimolato dalle lauree scientifiche: tra chi, ad esempio, naviga tra l’8 e il 9 la propensione verso le STEM arriva al 22%. Più si sale, più questa tendenza è confermata: non a caso raggiunge il suo apice (27% di future matricole STEM) tra chi ha una pagella immacolata, con la media tra il 9 e il 10. A tal riguardo si ricorda che STEM è sigla inglese di Science, Technology, Engineering e Math o STEAM se si considera anche Arte, è un raggruppamento di istruzione utilizzato nella maggior parte del mondo.
Il termine è in genere utilizzato quando ci si riferisce all’indirizzamento delle politiche di istruzione e curriculum da parte degli organi preposti all’istruzione per migliorare la competitività nel campo della scienza, tecnologia e allo sviluppo. Ha forti implicazioni per lo sviluppo della forza lavoro, con ripercussioni sulla sicurezza nazionale e la politica di immigrazione in quanto c’è sempre più carenza di laureati qualificati in queste discipline.
Le recenti tendenze incoraggiano l’applicazione su queste discipline già dalle elementari e diverse sono le iniziative per stimolare maggiormente le studentesse a partecipare attivamente e agli insegnanti per aggiornarsi.
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