Il prossimo venerdì, 12 ottobre, si replica, con il previsto maxi-sciopero della scuola, lanciato dalla Flc Cgil, e dell’intero comparto della formazione, università e ricerca comprese. «Non si può pensare – ha commentato il segretario generale, Mimmo Pantaleo – di fermare l’urlo di disperazione delle nuove generazioni, escluse dal lavoro e dal diritto al sapere, con i manganelli e le cariche. Venerdì saremo in piazza con gli studenti e saranno manifestazioni pacifiche».
Sicuramente la tensione è alta e le immagini dei ragazzi trascinati a terra o caricati dagli agenti stanno facendo il giro del web, tra i gruppi autorganizzati.
Già sono partiti dibattiti e assemblee di studenti per discutere di quanto accaduto e per rilanciare nuove proteste. Venerdì fra l’altro al fianco degli studenti medi ci saranno anche i ragazzi più grandi, quelli dei collettivi universitari, e l’impatto delle manifestazioni potrebbe essere molto più forte. “Sono già previsti oltre 50 cortei studenteschi – annuncia l’Unione degli studenti – abbiamo già assistito a scene di violenza grottesca, vedremo se il ministro Profumo questa volta sarà in grado di rispondere su risorse per la scuola pubblica, diritto allo studio e contrarietà alla legge Aprea”.
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