Gli studenti non hanno alcuna intenzione a rinunciare ai tre mesi di vacanze estive, così come invece vorrebbe il ministro del Lavoro, Giuliano Poletti, al fine di migliorare la loro formazione? Rispondendo all’instant poll di Skuola.net, in 9 su 10 hanno detto ‘no grazie’ all’idea del ministro del Lavoro Poletti. Anche se poi, a ben vedere, 1 su 3 si è dichiarato disposto a barattare le proprie ferie estive in cambio di un aumento delle ore destinate a stage ed esperienze in azienda, sia durante l’estate sia nel corso dell’anno.
Di tempo da dedicare ad altre attività nei mesi di stop delle lezioni ce ne sarebbe in abbondanza: stando ai dati della Commissione Europea sul calendario scolastico dei paesi Ue, l’Italia è insieme al Portogallo, l’Irlanda, la Turchia e Malta la nazione i cui studenti hanno diritto alle vacanze estive più lunghe.
“L’esigenza di occupare questo tempo a disposizione ampliando il proprio CV è indice delle nuove priorità dei ragazzi italiani. Infatti la disoccupazione alle stelle crea loro non poche ansie, per cui iniziare ad affrontare il mondo lavorativo – osserva il portale – è una esigenza ormai sentita anche in età scolare”.
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Non è un caso che, sempre secondo quanto rilevato dal portale on line, l’alternanza scuola lavoro sia uno dei tre provvedimenti più apprezzati della Buona Scuola da parte degli studenti, insieme alla valutazione del merito dei docenti e al potenziamento dell’inglese. Tuttavia, rileva l’Ansa, secondo gli ultimi dati resi noti dal Miur, lo scorso anno ha partecipato a percorsi di alternanza scuola lavoro solo il 10% degli studenti delle scuole superiori, nel 90% dei casi provenienti da istituti tecnici e professionali.
Il ddl Buona Scuola ha aumentato a 400 le ore di tirocinio nell’ultimo triennio di tecnici e professionali, mentre il monte ore scende a 200 nei licei. Il ddl già prevede la possibilità di svolgerle nel corso delle pause didattiche, quindi comprese le vacanze estive. Tuttavia la relazione tecnica di Viale Trastevere sottolinea che tali attività saranno attivate fino a esaurimento della copertura prevista di 100 milioni di euro. Il ministro dell’Istruzione Giannini ha sottolineato che questa somma è 10 volte superiore a quella destinata in passato.
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