Come affrontare gli esami di stato? Studiando il programma svolta a scuola, ma anche studiando come aggirare le Commissioni e i controlli.
Il 22% si segnerà delle note a margine sul vocabolario, un altro 22% si imbottirà di micro biglietti infilandoli un po’ ovunque (nelle tasche, nei calzini, ecc.), adoperando la classica cartuccera. Il 12%, invece, tenterà di scambiarsi i fogli protocollo con i compagni per condividere le informazioni. Il 9% si appunterà sulla pelle ciò che immagina gli servirà. L’8% proverà a nascondere in bagno gli appunti da consultare.
Il sondaggio
Lo pubblica Skuola.net che, al solito, ha predisposto un sondaggio.
Ma, tra tappi delle penne, custodie delle calcolatrici e etichette delle bottiglie la fantasia dei maturandi varca ogni confine.
La tecnologia
Dove non arriva l’inchiostro, c’è la tecnologia che corre in soccorso degli studenti in difficoltà.
In teoria i dispositivi informatici, salvo rare eccezioni, non dovrebbero entrare nelle aule d’esame. La realtà, però, è ben diversa. Anche se, in questi casi, la discrezione è d’obbligo. Così quasi 1 “copione” su 4 punta sugli auricolari dello smartphone, per rimanere in contatto con l’esterno senza dare troppo nell’occhio. Il 15%, invece, cercherà di sfruttare la possibilità di portare le calcolatrici di ultima generazione (gli studenti dello scientifico sono in prima linea) per tentare di connettersi a Internet.
Il 14% terrà il telefono sotto mano per andare sul web o sui social network. Approccio passivo per un altro 11%, che attenderà le soluzioni via messaggio o mail. Smartphone che, per l’8%, si troverà in bagno, nascosto da qualche parte. Mentre il 6% ha già creato dei gruppi WhatsApp per collaborare durante le prove. Una quota simile (6%), infine, si affiderà agli smartwatch.