Per metà degli oltre un milione di studenti italiani, l’esperienza dell’alternanza scuola-lavoro è utile per gli studi e per orientarsi nelle scelte di un lavoro futuro. Non ha un bel ricordo circa un terzo di chi frequenta i licei, perchè in molti casi è mancato un insegnante che li guidasse.
A rivelarlo è una indagine su 4mila ragazzi delle superiori realizzata dalla rete degli studenti medi che – alla luce di alcuni nodi emersi – parlano di alternanza «rimandata a settembre».
L’indagine, riporta Il Sole 24 Ore, ha preso in esame istituti professionali, tecnici e licei suddivisi in base al loro peso. La valutazione pesantemente negativa nascerebbe dalla poca coerenza con il percorso scolastico e la mancata personalizzazione del percorso di alternanza.
“Dall’indagine risulta innanzitutto che gli studenti dei licei sono quelli che hanno svolto maggiori esperienze prive di attività propedeutiche: il 59,5% non è stato formato prima contro il 40,5% degli istituti tecnico professionali. Nei licei tra l’altro è più frequente che i percorsi di alternanza si svolgano all’esterno dell’orario scolastico. Ma il dato forse più importante è che i liceali possono fare affidamento su docenti spesso più impreparati per questa esperienza: a dichiarare di avere un insegnante adeguatamente formato è stato solo il 31% dei liceali (contro il 69% degli altri studenti)”.
“C’è poi anche un problema di formazione dei tutor nei posti di lavoro che colpisce sempre di più i liceali: il 62% degli studenti che non lo avevano affatto (15,4% del totale) proviene proprio da lì. Più in generale solo il 25% degli studenti è stato seguito da un dipendente con delega specifica, mentre sono il 33% quelli che avevano come tutor aziendale un dipendente con altre mansioni (principalmente negli enti pubblici e nei musei). Il 24,6% aveva lo stesso datore di lavoro, soprattutto nel caso di micro e piccole imprese. Più preoccupante invece il dato secondo il quale un 15,4% di studenti è stato completamente lasciato a se stesso, privi di una qualsivoglia guida”.
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