Corre voce che il Governo voglia trovare una soluzione all’annosa questione delle maestre diplomate magistrali ricorsiste, attraverso una sanatoria. Questa strada però non può essere l’unica percorribile, poiché causerebbe il crollo inevitabile della Facoltà di Scienze della Formazione Primaria.
Inserendo ad imbuto docenti diplomati magistrali ante 2001/2002 e docenti laureati in SFP n.o., gli studenti che ancora stanno affrontando il percorso accademico, si ritroverebbero completamente fuori da ogni provvedimento, in attesa di un concorso impossibile da prevedere dato che, con tutta probabilità, la sanatoria saturerà le graduatorie. Un nuovo paradosso verrebbe a crearsi, poiché coloro che hanno scelto di studiare e di formarsi presso le Università, vivrebbero una situazione di assoluta discriminazione.
Un elogio al non impegno e al non sacrificio, in un Paese dove viene data precedenza a chi prende una scorciatoia e alza la voce, anziché premiare chi con umiltà e dedizione affronta un percorso di tutto rispetto, altamente selettivo e formativo. Ci si augura che il Governo del cambiamento decida di percorrere la via del merito: solo così sarà possibile salvaguardare la qualità della didattica e il futuro dei cittadini del domani.
Coordinamento Nazionale di Scienze della Formazione Primaria nuovo ordinamento
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