Gli automi costruiti e progettati dagli studenti delle scuole superiori di tutta Italia, si sono riuniti a Pisa per sfidarsi nella Robofesta. Infatti sono proprio gli automi i protagonisti di questa gara per affrontare la quale gli studenti si sono ispirati dai lottatori di sumo ai chirurghi hi-tech. Organizzata dall’istituto di Biorobotica della Scuola Sant’Anna di Pisa in collaborazione con l’Istituto ‘Fascetti’ di Pisa, la competizione ha visto in gara modelli realizzati dai ragazzi e questi ultimi hanno potuto, nello stesso tempo, sperimentare tecnologie all’avanguardia.
Hanno per esempio partecipato alle sfide di “sumo robotico”, ispirate alla disciplina giapponese in cui vince chi riesce a spingere fuori dal rettangolo di gara l’avversario, e alle gare di “line follower”, sul modello delle corse (in piccolo) di Formula 1. Hanno potuto anche sperimentare il robot chirurgo Nao, sotto la guida di Arianna Menciassi, bioingegnere della Scuola Sant’Anna.
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I ragazzi hanno potuto simulare un intervento chirurgico in laparoscopia, ossia un intervento minimamente invasivo, eseguito solo praticando piccoli tagli attraverso i quali gli strumenti chirurgici vengono introdotti e guidati con l’aiuto di una telecamera. “Simulatori come questi li utilizziamo per fare ‘training’ sui chirurghi e dimostrare l’importanza dell’approccio robotico”.