“Da zero a cento: vogliamo tutto”: così centinaia di studenti, invece di entrare in classe per il primo giorno di scuola, hanno invece organizzato delle azioni di protesta davanti alle porte di ingresso dei loro Istituti, sottolineando che si rivolgono alla politica in vista del 25 settembre.
Spiega a Fanpage.it la rappresentante della Rete degli Studenti: “Si tratta di una contro-agenda generazionale: nei programmi elettorali si parla di giovani e di questione climatica, ma non si entra mai nello specifico, è sempre tutto un po’ abbozzato Da qui che viene il nome della nostra campagna. Zero come l’interesse e gli investimenti in tutti questi anni. Cento, invece, è quello che pretendiamo”.
“Ancora una volta, riscontriamo l’assenza di interesse verso scuole e università: per questo abbiamo redatto l’elenco delle 100 proposte per il futuro”, quali diritto allo studio, ambiente, salute mentale, lavoro e spazi di aggregazione sicuri. A cui si aggiunge una richiesta più precisa: “Gli studenti chiedono il 5% del PIL in istruzione, degli Sportelli di Assistenza Psicologica gratuiti, l’abolizione dei PCTO, la totale gratuità del trasporto pubblico urbano ed extraurbano per gli studenti e l’abolizione della tassazione universitaria”.
Ma gli studenti hanno pure fatto un blitz al ministero esponendo uno striscione in cui dominava la scritta a caratteri cubitali CENTO: “Abbiamo cento idee per il futuro del Paese, la politica ci ascolti. Da anni non vengono portate avanti delle proposte reali per migliorare il futuro dei giovani italiani.”