Gentilissima Assessore Alba Sasso,
indirizzo questa mia a Lei, autorevole esponente del Governo regionale, per esprimere il mio fermo disappunto e la mia franca delusione circa le modalità di erogazione dei fondi (EUROPEI!) alle Scuole che hanno aderito ai Progetti con le quali, l’Ente che si pregia della Sua validissima attività, sta mettendo in crisi, svariate centinaia di lavoratori che fruiscono di questa opportunità.
Sappiamo di essere, noi Precari, una categoria che, nonostante le belle parole di politici di ogni schieramento, versa nel più totale abbandono…
Eppure, l’Europa ha più volte esercitato pressioni ed erogato finanziamenti affinché, questo nostro strano Paese riconoscesse a noi una Dignità di lavoratori e, prima ancora, di uomini.
Se è vero che la Regione Puglia ha prontamente preso al balzo l’iniziativa di attingere a Fondi europei, anche col fine di dare un contributo sostanziale a lavoratori bistrattati da tutti i livelli istituzionali, mi perdoni se son qui a sottolinearlo, è pur vero purtroppo che, anno dopo anno, lo fa con sempre più sospetta flemma.
Anche negli anni scorsi abbiamo dovuto premere ed insistere affinché ci fosse una contribuzione con scadenze regolari ai lavoratori dei Progetti Das, e dopo gli incontri propedeutici alla partenza degli stessi, nonostante le promesse e gli auspici, ci siamo ritrovati nelle medesime condizioni di lavoratori che hanno come unica certezza il pagamento ma, non possono mai contare sul “quando”.
Da Gennaio lavoro in una Scuola di provincia adempiendo a mansioni che talvolta esulano dalle direttive del Progetto, con abnegazione, umiltà e correttezza.
Non è semplice inserirsi in un contesto nel quale non ci si può sentire “né carne, né pesce” tra colleghi che ti guardano di traverso perché, col tuo arrivo, devono fare a meno di ore aggiuntive …
Eppure, arriva anche per noi il sospirato “fine mese” …
In quei giorni, ci rechiamo nelle Segreterie e chiediamo notizie circa pagamenti che ritardano ogni anno di più…
L’imbarazzo degli applicati dell’Ufficio, non sarà mai paragonabile al nostro quando tra le risate contenute a stento, ci dicono che, in quella Scuola non è arrivato alcun accredito per noi.
“Fine mese” dicevo, arriva anche per noi e con esso, arrivano tutte le scadenze. Bollette, attività pomeridiane dei figli, vestiari da comprare, …
Secondo Lei, posso dire all’Azienda che eroga il gas o l’Energia Elettrica che, per disguidi burocratici in cui pedissequamente incorre la Regione Puglia, non potrò pagare le relative fatture?
E poi, quali sarebbero questi disguidi?
Non sarà per caso la solita distrazione di fondi su altri capitoli di spesa?
A quanto mi par di capire, mi sembra più che concreto il rischio che, benché ci sia una notevole e benemerita volontà di andare incontro alle esigenze dei Precari da parte di Niki Vendola & Company, non si voglia comprendere appieno il dramma della normalità in questo Paese.
Mi spiego meglio.
Ormai, a 45 anni suonati, per me “essere normale” è essere Precario. Dibattermi ogni giorno come un dannato per arrivare a mantenere la mia famiglia.
Risparmiare sui vestiti comprandoli al mercato dell’usato, comprare da mangiare sperando che le “Offerte” dei vari Supermercati comprendano il minimo necessario per sostentare i miei figli. Non guardarli mai in faccia quando sai che devi ripetergli l’ennesimo “no! non si pu …” ad una piccola richiesta di danaro. Al biglietto del cine, ad una felpa “di moda”, …
Non so se chi, o cosa, si frapponga ad un normale pagamento del mio lavoro da CS nei Das, sia altrettanto “normale” e neanche lo voglio sapere ma, quel che pretendo è Dignità!
I Fondi Europei per questi progetti, son stati erogati a tempo debito dall’Europa?
Se è così, perché devo attendere Aprile o addirittura Maggio per poter avere il giusto compenso per il mio lavoro?
La prego, può anche non rispondermi ma, si attivi affinché i tempi per i pagamenti siano accorciati il più possibile.
Grazie e Le chiedo scusa per questo disarticolato ed impulsivo sfogo.
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