Categorie: Alunni

Gli zaini troppo pesanti? Ecco i chiarimenti del Ministero

E’ una delle critiche che muovono sempre i genitori verso la scuola, chiedendo il perché di tanto peso esagerato nelle spalle degli studenti.

Ebbene, in merito a questo argomento, nel 2009 il Ministero dell’Istruzione, Università e Ricerca e il Ministero del lavoro, salute e politiche sociali hanno inviato agli assessorati scolastici regionali e a tutti i dirigenti scolastici, le raccomandazioni del Consiglio Superiore di Sanità.

Il problema degli zaini pesantissimi, affligge per lo più gli studenti di scuola media e superiore, anche se esistono molti casi di “superzaini” di alunni della scuola primaria.

Ecco i chiarimenti in merito, preso dal documento ufficiale del 2009 (CLICCA QUI)

– il peso dello zaino non superi un “range” tra il 10 e il 15 per cento del peso corporeo. In tal proposito è però utile ricordare altre variabili di rilievo quali la massa muscolare dello studente, la struttura scheletrica, il tempo e lo spazio di percorrenza con il carico dello zaino sulla spalle. Tali variabili andranno valutate caso per caso da tutti coloro che interagiscono con lo sviluppo del fanciullo;

– per una proficua prevenzione delle rachialgie in età preadolescenziale e adolescenziale è necessario inserire la corretta gestione del peso dello zaino all’interno di una più ampia educazione alla salute e alla promozione di corretti stili di vita;

– da studi pubblicati risulta esistere una discreta variabilità sul peso trasportato da diversi studenti della stessa classe: questo implica una necessaria educazione all’essenzialità organizzativa del corredo scolastico da parte dei docenti e un maggior impegno in materia da parte delle case editrici di testi scolastici.

Sul documento del Miur è indicato inoltre che “il peso eccessivo è causa di disagio fisico, che influisce sulla postura, sull’equilibrio, sulla deambulazione, anche se non sembra ancora scientificamente provato che influisca in maniera determinante su deformità vertebrali, mentre ci sono aspetti, quali ad esempio le rachialgie dell’età evolutiva, che meritano ulteriori approfondimenti”.

Fabrizio De Angelis

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