Ieri, 8 novembre, nella sede UNESCO di Parigi, è stato decretato il vincitore 2023 del Global Teacher Prize. A trionfare è stata l’insegnante pakistana Sister Zeph, che a soli 13 anni ha fondato la sua scuola per bambini svantaggiati nel cortile di casa.
L’insegnante di inglese, urdu, cultura, armonia interreligiosa e cambiamento climatico a Gujranwala, nel Punjab Pakistano, è stata selezionata tra oltre 7.000 nomine e candidature provenienti da 130 paesi di tutto il mondo. Oltre a dirigere la scuola, tiene corsi di autodifesa per ragazze, essendo stata lei stessa aggredita e minacciata. Fornisce anche assistenza finanziaria alle famiglie che devono scegliere tra l’istruzione dei figli e il pagamento delle bollette, e gestisce un centro professionale che ha aiutato più di 6.000 donne ad acquisire competenze nelle TIC, nel tessile e nella lingua inglese.
Con i fondi del Global Teacher Prize, Sister Zeph progetta di costruire una scuola su un terreno di circa 4 ettari, dove i bambini delle famiglie più povere del paese possano essere istruiti senza discriminazioni. Vorrebbe anche creare un rifugio per gli orfani, dove il cibo verrebbe coltivato nella proprietà e gli insegnanti di tutte le parti del mondo sarebbero invitati a istruirli in una serie di materie.
Il cantautore e produttore Nile Rodgers, vincitore di diversi Grammy Awards, è intervenuto alla cerimonia, sottolineando l‘impatto che gli insegnanti hanno avuto sulla sua vita e sulla sua carriera, nonché sul lavoro della “We Are Family Foundation” da lui creata. “Imparare è la più grande esperienza della vita. L’apprendimento non finisce mai e gli insegnanti non scompaiono mai”, ha dichiarato.
Durante la cerimonia sono stati presentati i punti salienti del nuovo “Rapporto globale sugli insegnanti” dell’UNESCO e della Task Force per gli insegnanti, che presenta dati e prospettive sulle sfide globali che i docenti si trovano ad affrontare; fornisce anche raccomandazioni concrete per il reclutamento degli insegnanti. Il rapporto evidenzia che nel 2030 dovranno essere assunti ben 44 milioni di insegnanti in più a livello globale per soddisfare il fabbisogno dell’istruzione universale primaria e secondaria.
Come abbiamo scritto, l’abruzzese Katja Battaglia è stata fra i 50 docenti in finale ed è diventata ambasciatrice del Global Teacher Prize.
Katja Battaglia a maggio era tra i 10 finalisti del Premio Atlante Italian Teacher Award, realizzato da United Network in collaborazione con Repubblica Scuola e la Regione Lazio con il suo progetto: “Dante è un poeta moderno?” nel quale aveva applicato il metodo del debate e del learning by doing allo studio di Dante.
Come si legge sul sito ufficiale del premio, “Katja ha scelto di fare l’insegnante per poter dare un contributo alla costruzione di un mondo migliore, concentrandosi sulla storia e sulla cultura del suo territorio per insegnare agli studenti il valore del patrimonio della loro comunità. Per Katja insegnare è un viaggio che offre molte opportunità di apprendimento: la sua priorità numero uno è personalizzare la carriera scolastica e aiutare gli studenti a capire che nessuno è bravo in tutto”.
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