Il ministro Saccomanni avrà anche tutte le motivazioni tecniche per imporre ai sottopagati insegnanti del nostro paese una restituzione di 150 euro al mese, pari a circa il 10% del loro misero stipendio medio. Ma che sia un privilegiato ex banchiere della Banca d’Italia a voler scippare una delle categorie più disincentivate della nostra pubblica amministrazione, invece di dimettersi per dignità e orgoglio, è semplicemente l’ennesima riprova che la classe politica merita di essere “gettata nel cestino dei rifiuti della storia”, come disse a suo tempo Trotski.
E quando si parla di classe politica, la si intende tutta intera. Perché questo ennesimo pasticcio è il risultato dell’incompetenza congiunta di ben tre governi, uno peggiore dell’altro (ed è tutto dire): quello di Berlusconi, sostenuto dal solo centrodestra, e quelli di Monti e del primo Letta, entrambi sostenuti sia dal centrodestra che dal centrosinistra.
Furono Berlusconi e Monti a bloccare la progressione economica degli stipendi degli insegnanti per il triennio 2010-2012, anche se poi pagarono comunque gli scatti, fingendo di dare con una mano ciò che toglievano con un’altra. Nel 2010, infatti, i fondi si trovarono grazie ai tagli della riforma Gelmini. Nel 2011, furono sottratti alle attività formative. E nel 2012, vennero distratti dal bilancio dell’istruzione.
Nel gennaio del 2013 il blocco triennale terminò, e gli scatti maturati cominciarono a essere pagati regolarmente. Ma a settembre l’ineffabile Letta decise di non essere da meno dei suoi due gloriosi predecessori, e bloccò retroattivamente gli scatti del 2013: anche quelli già pagati, che ora vengono richiesti indietro, unendo il danno alle beffe.
Naturalmente, lo scippo non è che l’ultimo sberleffo fatto agli insegnanti e alla scuola. Dopo i tagli al personale e ai finanziamenti, non potendo ormai dare di meno, il governo ha cominciato a chiedere di più: dapprima nel carico di lavoro, e ora addirittura nei soldi.
Invece di scendere in piazza per qualche giorno, gli insegnanti inizino dunque semplicemente uno sciopero bianco a oltranza. Non facciano niente di più di ciò per cui vengono miseramente pagati, rispetto ai loro colleghi dei paesi civili d’Europa. Lascino che la scuola degradi e vada a rotoli, così che il resto d’Europa veda finalmente dove ci stanno portando quei tronfi sapientoni della Banca d’Italia, della Bocconi, del Bilderberg e dell’Aspen, con la benedizione dell’ex “comunista” che presiede questa nostra Repubblica delle Banane.
Nel 2016 aveva vinto il Premio Nazionale per la Saggistica spagnola con il suo libro…
Il cantautore ed ex insegnante Roberto Vecchioni, ospite fisso del programma di La7 "In Altre…
Un giovane su tre non è in grado di riconoscere la disinformazione e spesso scambia…
Secondo i più recenti dati Unicef, nel mondo 90 milioni tra ragazzi e ragazze hanno…
Sarebbero 2.406 i bambini uccisi o feriti dall'escalation della guerra in Ucraina, in circa 1.000…
Il portiere campione del mondo del 2006 Gianluigi Buffon, 46 anni, ha rilasciato un'intervista a…