Governo, Salvini insiste: cancelleremo Buona Scuola e Legge Fornero

Nessun ripensamento sull’abolizione della Legge 107/15 e della Legge Fornero: Matteo Salvini, segretario Lega Nord e candidato premier, conferma punto per punto quanto espresso per mesi durante la campagna elettorale, che lo ha portato a diventare leader della Destra. Una doppia eventualità che nel mondo della scuola trova moltissimi proseliti, posizioni politiche a parte.

Il leader della Lega: noi siamo pronti

Su twitter e FB, domenica 25 marzo il leader della Lega scrive: “Via legge Fornero e spesometro, giù tasse e accise, taglio degli sprechi e spese inutili, riforma della scuola e della giustizia, legittima difesa, revisione dei trattati europei, rilancio dell’agricoltura e della pesca italiane, Ministero per i disabili, pace fiscale fra cittadini ed Equitalia, autonomia e federalismo, espulsione dei clandestini e controllo dei confini. Noi siamo pronti, voi ci siete”.

Da parte di Salvini, viene confermata in pieno, quindi, la linea espressa pochi giorni dopo le elezioni politiche del 4 marzo: prima, quindi, degli ultimi accordi, che avrebbero allontanato il leader della Lega da Forza Italia e avvicinato invece, clamorosamente, al Movimento 5 Stelle.

Giorgetti: la riforma Fornero? Ha creato un’ingiustizia sociale

La linea di Salvini viene ovviamente spostata da tutto il Carroccio: nella stessa giornata, Giancarlo Giorgetti, nel corso di “Faccia a Faccia” su La7, dice: “Se non facciamo uno shock fiscale non andiamo da nessuna parte”.

“Serve una politica di incentivo fiscale al lavoro, alla produzione, è indispensabile” mentre, per quanto riguarda le pensioni a riforma Fornero “è servita per placare i mercati ma ha creato un’ingiustizia sociale, in qualche caso eccessivamente pronunciata. Nella fase storica c’era questo tipo di impostazione, il sistema pensionistico italiano è il più rigido sotto l’aspetto finanziario d’Europa e del Mondo”, conclude Giorgetti.