Entro quarantottore sapremo chi prenderà il posto di Roberto Reggi come sottosegretario all’Istruzione: con ogni probabilità si tratta di Davide Faraone, che da qualche settimana ha ceduto il posto di responsabile Scuola del Pd a Francesca Puglisi. Proprio per ricoprire un incarico di Governo, si era detto: incarico che, salvo sorprese dell’ultimo momento, si materializzerà tra mercoledì 29 e giovedì 30 ottobre. Come, del resto, preannunciato dalla Tecnica della Scuola già a metà settembre.
Anche le parole di Faraone, rilasciate nel corso della Leopolda di Firenze, confermano che toccherà a lui prendersi il posto di una due poltrone rimaste vuote nel sottogoverno (l’altro è all’Economia e al posto di Giovanni Legnini sembra che arrivi Fabio Melilli): “sul piano scuola del governo Renzi – ha detto il renziano Faraone, sposando la linea di Reggi, un altro dei ‘delfini’ del premier -, si va avanti determinati perché su questo si gioca e si misura il grado e la qualità della proposta riformista di questo governo. Abbiamo una proposta di riforma che rivoluzionerà la scuola italiana, è una scuola che non ha funzionato negli ultimi anni”.
Per Faraone si prospetta un duro lavoro: diverse parti del piano “La Buona Scuola” sono sempre più osteggiate dai sindacati, ancora più indispettiti dai tagli inaspettati contenuti nella Legge di Stabilità. E anche le ultime parole del premier sui rappresentanti dei lavoratori (“se vogliono fare le leggi si facciano votare in parlamento”) fanno presagire che la tensione sia destinata a salire. Soprattutto nel settore dell’Istruzione, dove tradizionalmente i sindacati sono forti. E senza il loro via libera, in passato è saltato più di un ministro. E messo in crisi diversi governi. Un “particolare” che forse andrebbe ricordato all’attuale premier e al suo entourage.
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Nelle stesse ore, sempre in settimana, sarà resa pubblica anche la scelta del nuovo ministro degli Esteri. Da Palazzo Chigi, scrive l’Ansa, fanno sapere che quando il primo novembre inizierà il mandato di Federica Mogherini alla guida della politica estera dell’Ue, sarà già noto il nome del suo successore alla Farnesina: da giorni si ‘quotano’ in discesa le chance del viceministro Lapo Pistelli, in un primo momento considerato il successore più naturale della Mogherini.
Anche il nome del vicepresidente della Camera Marina Sereni sembra perdere quota. Mentre in ambienti di governo si segnala in grande ascesa l’ipotesi che il delicato incarico vada alla giovane Lia Quartapelle, 32 anni, ricercatrice all’Ispi prima di diventare deputato. Vera outsider, Quartapelle, riferisce chi le ha parlato in giornata, non crede di avere chance (“Non esageriamo”, ha scritto ieri su Twitter) rispetto, ad esempio, a un profilo come quello di Elisabetta Belloni, direttore generale per le risorse umane della Farnesina.
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