É il giorno della verità, o almeno potrebbe esserlo. Il presidente della Repubblica Mattarella, dopo la resa di Fico, ha convocato il professor Mario Draghi per incaricarlo di formare un nuovo governo.
Un incarico non politico, possibile soluzione dopo gli scontri e le incomprensioni tra gli schieramenti di queste ultime settimane.
Mario Draghi, che è stato governatore della Banca d’Italia e presidente della Banca Centrale Europea, porterebbe diversi cambiamenti anche per quanto riguarda i ministri.
Sull’istruzione c’è grande attesa e curiosità per capire cosa accadrà. La poltrona di Lucia Azzolina è come sempre al centro delle discussioni. La ministra siciliana, difesa a spada tratta da Crimi (M5S) non disposto a sostituirla, attaccata da Renzi e dall’opposizione (Meloni su tutti), si è trovata ad affrontare il periodo più difficile dal dopoguerra, quello della pandemia.
La sua permanenza resta molto difficile, mentre il toto nomi che vedeva Ascani e Boschi come papabili, potrebbe essere stravolto dall’arrivo di Mario Draghi. Probabile l’arrivo di un ministro non politico.
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