Intervenuto nel corso dell’appuntamento della Tecnica risponde live dal titolo “Gps 2022, in arrivo l’ordinanza dopo i pareri del Cspi e del Consiglio di Stato”, l’avvocato Dino Caudullo, esperto di diritto scolastico, ha risposto così alla questione del possibile contenzioso sulla mancata validità dell’anno in corso nei tre anni di servizio necessari per entrare in II fascia Gps sostegno:
“Anche questo è uno dei punti critici evidenziati dal parere del Cspi e rimarcati dal Consiglio di Stato. Sostanzialmente la bozza di decreto prevede che il requisito di tre anni di servizio su posto di sostegno per essere inseriti nella II fascia delle Gps di sostegno debba essere maturato nell’anno antecedente all’aggiornamento quindi nell’anno scolastico 2020/21 e non sia utile l’anno scolastico in corso”.
“Ci sono due rilievi da fare nell’evidenziare che non è condivisibile questa soluzione che propone il ministero. Intanto andrebbe ad urtare contro i principi generali in materia di concorsi pubblici. Il regolamento sui concorsi pubblici del 1994 prescrive che i requisiti di partecipazione alle procedure vanno posseduti entro la data di scadenza di presentazione della domanda. Ricordo, andando a scorrere nella memoria, per l’accesso ai corsi abilitanti di qualche anno fa, che era stato previsto un termine per la maturazione del requisito di servizio richiesto per l’accesso ai corsi abilitanti, anteriore rispetto alla data di scadenza per la presentazione della domanda. Ovviamente è partito il contenzioso e lì la giustizia amministrativa ha dato ragione a quanti avrebbero maturato requisito di servizio entro il termine di presentazione della domanda di partecipazione. Questo perché risponde a un principio generale in materia di concorsi pubblici, cioè i requisiti vanno posseduti entro il termine ultimo per presentare la domanda”.
“Se il termine ultimo per presentare la domanda di aggiornamento delle Gps di inserimento cadrà in una data tale per cui i docenti potranno aver maturato con quest’anno in corso il terzo anno di servizio su posto di sostegno, dovrebbero avere diritto all’inserimento in II fascia. Un altro punto depone a favore di questa tesi, cioè se noi raffrontiamo l’altra previsione secondo cui si consente l’iscrizione con riserva a coloro i quali stanno frequentando i corsi Tfa finalizzati al titolo di sostegno e viene consentito di acquisire il titolo entro la data, probabilmente del 20 luglio, per poter sciogliere la riserva, non si capisce perché per maturare il requisito di servizio su sostegno per essere inseriti nella II fascia di sostegno la lancetta dell’orologio si sposta un anno prima, mentre per chi sta frequentando il Tfa si sposta a un mese o un mese e mezzo dopo. Quest’ultima soluzione è sacrosanta ma si deve utilizzare un metro uguale per situazioni simili. Se il ministero non dovesse tornare indietro su questo punto, sicuramente partirà un notevole contenzioso anche perché sono tantissimi i docenti che hanno prestato servizio su sostegno senza titolo che rivendicano la possibilità di inserirsi nella II fascia Gps sostegno”.
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