Le Gps, le graduatorie provinciali supplenze, la cui ordinanza ministeriale dovrebbe uscire a giorni (sebbene i tempi siano slittati continuamente e potrebbero continuare a slittare), riguarderà – si stima – oltre 700mila candidati insegnanti, che dovranno prestare particolare attenzione alla domanda, perché avrà validità per un intero biennio e dunque è necessario non fare errori di compilazione.
Un avvertimento particolarmente utile proviene da Attilio Varengo, della segreteria nazionale di Cisl scuola, che nel corso di una diretta di Tecnica risponde LIVE ha raccomandato ai docenti: “Verificate, una volta inoltrata la domanda, di avere ricevuto il pdf, sia per posta elettronica, sia all’interno dell’area riservata di istanze online, altrimenti si è fuori. Insomma, verificate di avere ricevuto il protocollo della vostra domanda. Diversamente ogni ricorso sarà vano”.
In altre parole, se su determinate questioni è possibile aprire il contenzioso con l’Amministrazione e, con l’aiuto dei sindacati e degli avvocati, ottenere giustizia, al mancato invio della domanda di partecipazione non vi è rimedio.
Quanto alle novità attese nell’ordinanza che andrà a sostituire la n.60 del 2020, sempre Attilio Varengo ne ricorda qualcuna.
“Quest’anno, per gli insegnamenti della scuola dell’infanzia e della primaria, viene ripristinata la possibilità di darsi disponibili anche per le supplenze inferiori ai dieci giorni, che era una opzione delle graduatorie di istituto ma non delle Gps”. Oggi, invece, il ministero ha ripristinato questa possibilità, ma Attilio Varengo avverte: “Invito tutti i colleghi a fare la giusta considerazione prima di dare questa possibilità, tenendo conto del regime sanzionatorio, perché le eventuali rinunce potrebbero poi compromettere la posizione del docente in quella graduatoria”.
Se il collega che si era inserito in Gps nella scorsa tornata non presenta domanda, viene automaticamente cancellato dalle Gps? No. “Tra le novità di quest’anno anche questa: coloro che erano già inseriti in Gps, anche se oggi non rinnoveranno la domanda permarranno in graduatoria, seppure senza aggiornamento del punteggio. Costoro non saranno cancellati,” spiega sempre Attilio Varengo.
Al contrario, continua il sindacalista, “una maggiore attenzione devono prestarla coloro che nel 2020 avevano chiesto l’inserimento negli elenchi aggiuntivi, quella finestra che era stata creata per coloro che, in vigenza di graduatoria, conseguivano la specializzazione o l’abilitazione. Ecco, questi colleghi che erano presenti in elenco aggiuntivo, oggi devono necessariamente chiedere l’inserimento in prima fascia Gps, altrimenti verranno cancellati, perché non erano presenti in Gps ma solo negli elenchi aggiuntivi”.
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