I lettori ci scrivono

GPS, chi controlla i dati inseriti?

Il Ministero dell’Istruzione emana le GPS e poi delega agli UST la verifica della documentazione attestante i requisiti di presentazione della domanda nella stessa GPS. Gli UST delegano a loro volta le singole scuole per tale verifica.

Dopo quasi due anni di GPS ed alla nuova presentazione delle nuove GPS, nell’ultimo mese gli UST hanno finalmente (!!!) comunicato a coloro che non avevano diritto a presentare domanda, non avendone i requisiti, che erano in difetto e sono stati perciò esclusi dalla GPS.

Le esclusione si sono verificate sia in I fascia che in II.

Chi ripagherà gli insegnanti che sono stati scavalcati per ben due anni.

Purtroppo ho riscontrato come il personale ATA che avrebbe dovuto verificare i requisiti non è stato assolutamente formato per effettuare le verifiche. La colpa non è da addebitare al personale ma al sistema delle lauree che ha permesso l’ingresso in classi di concorso a moltissime lauree di secondo livello, dove la semplice laurea non basta perché è necessario aver svolto altri esami nel piano di studi con determinati crediti formativi. Diventa quasi impossibile verificare il piano di studi di ogni insegnante presente nelle GPS.

L’assurdo poi si è avuto con una conoscente, insegnante di lingua inglese, che esclusa dalle GPS di II fascia, non avendo il requisito della laurea attinente per la classe di concorso, ha partecipato al primo concorso straordinario per la scuola superiore di secondo grado su posto comune, avendo 3 anni di servizio svolto (senza averne titolo!!!), risultante vincitrice e attualmente sta terminando l’anno di prova. Come si può risultare esclusi dalle GPS non avendone il titolo di accesso e poi esser vincitori nella medesima classe di concorso? Questo è il paese in cui viviamo.

Altro caso di un’altra insegnante conoscente: laurea in archeologia. Presente nelle GPS di II fascia A013, A011 e A012. Dopo due anni le viene comunicata esclusione dalle classi di concorso A011 e A012, non avendone il titolo di accesso. Le hanno comunicato verbalmente che nella classe di concorso A013 non è esclusa. Mi chiedo chi faccia questi controlli. Se chi supera il concorso nella classe A013 ha in automatico a cascata la A011 e la A012, quale sarebbe la norma che consente di aver la classe A013 non avendo la A011?

Altro caso di un’altra insegnante inserita in GPS I fascia. Esclusa pochi giorni or sono per mancanza del titolo di accesso (in I fascia ha lavorato per ben due anni). Adesso ha ripresentato domanda nella GPS di I fascia. Vedremo se risulterà nuovamente presente, visto che un semplice automatismo di esclusione attraverso il codice fiscale sembra un’opera dell’altro mondo da poter fare!!!

Mi scuso per lo sfogo ma questa maniera di continuare a gestire i precari è diventato una battaglia fra poveri.

Vincenzo Storace

iscriviti

ISCRIVITI al nostro canale Youtube

METTI MI PIACE alla nostra pagina Facebook

I lettori ci scrivono

Articoli recenti

Concorso docenti di religione, cosa devono fare le candidate in stato di gravidanza e allattamento

Oggi, 5 novembre 2024, parte ufficialmente la procedura per il concorso ordinario per insegnanti di…

05/11/2024

Concorso ordinario docenti di religione, misure per candidati con disabilità e DSA

Oggi, 5 novembre 2024, parte ufficialmente la procedura per il concorso ordinario per insgenanti di…

05/11/2024

La scuola nel piano strutturale del bilancio 2025/2029: tutte le novità

Il governo, nel predisporre il piano strutturale del bilancio 2025/2029, in merito al sistema scolastico…

05/11/2024

Alluvione Valencia, scuola italiana apre raccolta fondi per istituto colpito dal disastro: “Ci ha ospitati con generosità”

Il disastro di Valencia provocato dalla DANA, la violenta alluvione che ha letteralmente devastato la…

05/11/2024

Concorso docenti di religione cattolica ordinario, pubblicato bando: 1928 posti, un mese per presentare domanda – PDF

Oggi, 5 novembre, è stato pubblicato l'avviso di apertura delle funzioni relativo alla concorso per…

05/11/2024

Disabilità, la corretta terminologia da utilizzare negli atti e documenti: no diversamente abile, handicappato, affetto da

L’art. 4 del decreto legislativo n. 62 del 2024 (in vigore dal 30 giugno 2024),…

05/11/2024