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Gps elaborate da un software inefficiente, l’ex ministro Bussetti non le manda a dire

Le Graduatorie provinciali per le supplenze sono gestite da un software inefficiente che ha prodotto gravi disagi in tutti gli Uffici scolastici italiani e i sindacati anziché collaborare ci diffidano: non le manda a dire l’ex ministro Marco Bussetti, tornato a svolgere il ruolo di direttore dell’ufficio scolastico regionale di Milano, alle prese con il complicato e tanto discusso aggiornamento delle Gps.

“Gravi disagi in tutto il Paese”

Anche l’Ufficio scolastico milanese, come la maggior parte degli altri sparsi per il territorio, è stato subissato di reclami per i punteggi errati.

“In soli 15 giorni – scrive Bussetti – gli uffici hanno vagliato 112.750 domande di inserimento” della Lombardia, “lavorando instancabilmente a fronte della cronica carenza di personale e della inefficienza del software che ha elaborato le GPS, responsabile di gravi disagi in tutto il Paese”.

Secondo l’ex ministro con queste cifre e difficoltà oggettive da affrontare non era proprio il caso di far partire un atto di diffida e di messa in mora, come invece hanno deciso di fare nei giorni scorsi i sindacati Flc-Cgil, Uil Scuola di Milano e Gilda Unams di Milano e Monza Brianza, a seguito delle segnalazioni di errori nelle graduatorie.

In difesa dell’oprato dell’Ufficio scolastico di Milano

“Per rispondere tempestivamente alla richiesta del Ministero di rivedere le GPS – ha aggiunto Bussetti -, è stata addirittura istituita una task force dedicata. E a maggior garanzia degli aspiranti, come richiesto dagli stessi Sindacati, non abbiamo validato in modo massivo le domande, come invece avvenuto in altre province italiane”.

Bussetti si dice “molto amareggiato: constato con grave disappunto come, in un anno così delicato, non si perda occasione per attacchi personali e politici che danneggiano anche i nostri ragazzi e il personale degli uffici di Milano che in queste settimane sta lavorando con grande abnegazione e serietà”.

Alessandro Giuliani

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