Come funzionano quest’anno gli spezzoni e il relativo completamento? Lo spiega Attilio Varengo (Cisl scuola) nell’appuntamento di Tecnica risponde LIVE dell’1 agosto. “In occasione degli spezzoni è stato aggiunto il nuovo campo relativo al completamento – spiega il sindacalista -. Il docente così specificherà il tipo di completamento dello spezzone, scegliendo tra: spezzone di completamento su una precisa scuola, su comune, su distretto o su provincia, per evitare completamenti difficilmente sostenibili sul fronte logistico (ad esempio spezzone su Napoli e completamento su Ischia). In altre parole, sarà il singolo aspirante che andrà a indicare la propria disponibilità”.
Ma chiariamo cosa si intende per spezzone e quali sono le tipologie di contratto che il docente potrà andare a flaggare nella sua istanza. “Le supplenze annuali – fa il punto Attilio Varengo – sono cattedre a orario pieno al 31 agosto; le supplenze fino alla fine delle attività didattiche sono cattedre a orario pieno al 30 giugno, gli spezzoni sono supplenze al 30 giugno ma su orario ridotto. Parlando delle scuole secondarie, ad esempio, lo spezzone potrebbe essere da 9 ore al 30 giugno, o da 12 ore al 30 giugno, ma non potrà essere da 18 ore, altrimenti si tratterebbe di una cattedra intera, non di uno spezzone”.
Ricordiamo che “il sistema funziona in modo che ciascun aspirante, per ciascuna singola preferenza, potrà specificare il tipo contratto, scegliendo tra: supplenza al 31 agosto (supplenza annuale), al 30 giugno (supplenza fino a fine dell’attività didattica) o supplenza al 30 giugno ma su spezzone. Se il candidato indica la scuola A e poi va a flaggare tutte e tre le opzioni, il sistema interpreta questa scelta come particolare interesse del candidato a quella precisa scuola” costi quel che costi, qualunque sia il tipo di contratto, “quindi se il sistema non dovesse trovare disponibilità al 31 agosto o al 30 giugno, opterà per lo spezzone,” pur di mantenere il candidato in quella scuola, accontentando le sue preferenze, “perché l’algoritmo non tiene conto della convenienza economica dei contratti, tiene solo conto dell’ordine di preferenze espresso dal candidato nel modulo di domanda“. Insomma, il sistema tenta di accontentarci in ciò che abbiamo indicato come ordine di preferenza: ecco come funziona l’algoritmo. Dunque le scelte vanno fatte con molta attenzione, raccomandano gli esperti.
Per essere più chiari “se io voglio privilegiare le cattedre al 31 agosto – continua Attilio Varengo – dovrò usare più preferenze, indicando scuola A con contratto al 31 agosto, scuola B al 31 agosto e scuola C al 31 agosto; in seconda battuta scuola A al 30 giugno, scuola B al 30 giugno, scuola C al 30 giugno,” e solo a seguire, eventualmente, gli spezzoni. In questo modo l’algoritmo si muoverà per tentare di darmi in via preferenziale il 31 agosto in una delle tre scuole, e poi, eventualmente, se al 31 agosto non dovesse trovare disponibilità, il sistema passerà al contratto al 30 giugno.
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