Dopo le prime anticipazioni del MI sul contingente per l’anno scolastico 2022-23 il mondo della scuola è in fibrillazione e si prepara alle convocazioni del ministero dell’Istruzione in vista delle immissioni in ruolo.
Sia per la scuola dell’infanzia e primaria che per la scuola secondaria di primo e secondo grado, i posti disponibili per le immissioni in ruolo saranno suddivisi al 50% tra Gae (graduatorie a esaurimento) e Gm (graduatorie di merito) dei concorsi.
Peraltro quest’anno, nel caso residuino ancora dei posti, si dovrebbe ritornare alla Call veloce come ulteriore fase per le immissioni in ruolo 2022-2023. Ricordiamo che la Call veloce era stata sospesa solamente per l’anno scolastico 2021-2022 ai sensi dell’art.58, comma 2, lettera b) del decreto legge Sostegni bis, come ci spiega il nostro esperto di normativa scolastica, Lucio Ficara.
E per quanto riguarda le immissioni in ruolo da Gps prima fascia per i posti di sostegno? Queste assunzioni andranno in coda, dopo le procedure ordinarie di nomina in ruolo e dopo la call veloce. Anche in questo caso, infatti, si tratterà di assunzioni su posti residui, il che farà slittare i tempi per portare in cattedra, al fianco degli alunni con disabilità, i docenti di sostegno. Una criticità che si riscontra ad ogni avvio di anno scolastico. Non di rado, infatti, abbiamo scritto di pratiche ancora inevase (e dunque di ragazzini con disabilità privi dell’insegnante di sostegno) a due mesi dal rientro in classe.
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