Il sistema di reclutamento straordinario che metterà in cattedra i docenti dal 1° di settembre, esclude una categoria: quei docenti abilitati o specializzati per le attività di sostegno, presenti in 1a fascia GPS, senza i 36 mesi di servizio statale.
Tanti i docenti specializzati esclusi da questo provvedimento, così come dal concorso straordinario appena concluso, nonostante il superamento di prove d’accesso al TFA, esami, laboratori e tesi.
E mentre la V commissione della Camera decide sugli emendamenti sul tema, sale la protesta di chi vorrebbe veder riconosciuti i propri sforzi.
Sono proprio i docenti specializzati per le attività di sostegno che si stanno battendo con una petizione che ha raccolto più di 5mila firme che è stata assegnata alla XI commissione, ma anche con una serie di emendamenti che abbassano il vincolo di servizio (da 3 a 1 anno) o lo eliminano totalmente con la possibilità della call veloce che darebbe a tutti gli specializzati la possibilità di ottenere il ruolo, sfruttando gli eventuali posti vacanti.
Il fine è quello di offrire un docente specializzato ad ogni alunno in condizione di disabilità, garantendone il diritto allo studio.
Ma il grande ostacolo è proprio il vincolo dei 36 mesi di servizio statale, che è presente nella bozza del decreto sostegni bis all’art. 59.
Delle immissioni in ruolo da graduatorie di merito e GAE e di quali docenti sono interessati, parleremo nel corso dell’appuntamento della Tecnica della Scuola live di giovedì 1° luglio alle 16. Parteciperanno gli esperti di normativa scolastica Lucio Ficara e Salvatore Pappalardo, con l’esperto di diritto scolastico avvocato Dino Caudullo.
A segnalarci la petizione presentata alla Camera (clicca qui) i docenti Luca Marino, Margherita Terracciano e Silvia Taverna del Coordinamento 1a fascia sostegno.