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GPS supplenze scuole: I ‘vizi e peccati’ della cdc A061

Non esiste classe di concorso più dissestata e invalidabile della cdc A061 (Tecnologie e Tecniche delle Comunicazioni Multimediali).

A caratterizzare, in generale, le graduatorie di questa classe di concorso sono, da sempre, aspiranti inseriti senza titolo di accesso e a volte anche di studio, punteggi attribuiti in eccesso e contro norma, irregolari posizionamenti in graduatoria che avvantaggiano rispetto ad altri aventi diritto, mancate verifiche titoli e dichiarazioni, convocazioni da graduatorie prive di fondamento normativo in merito a determinazione esatta posizione e punteggi dei candidati.

In particolari casi, nel corso degli anni, è stata sempre pregiudicata ogni forma di tutela esercitabile attraverso il controllo e la verifica posizioni e punteggi dei candidati inseriti a Pieno Titolo in queste graduatorie: accessi atti respinti, istanze di richiesta verifica ignorate, segnalazioni di irregolarità documentate sistematicamente ignorate, anche davanti a situazioni palesemente irregolari e viziate da dichiarazioni mendaci.

Nessun ufficio scolastico centrale e territoriale è mai intervenuto in merito alla questione anche se, nello specifico, sollecitato a farlo, e cosi, le irregolarità sono andate avanti e ancora oggi sussistono.

Nemmeno la recente nuova modalità di reclutamento dei precari della scuola, per coprire i vuoti nell’organico docenti, le Graduatorie Provinciali Supplenza, GPS, sono riuscite ad annullare i ‘ vizi e i peccati’ che da sempre contaminano la cdc A061. L’avvento delle GPS ha comportato aumenti delle irregolarità per questa cdc perché i ‘soliti’ furbetti, sono sempre gli stessi, hanno approfittato della confusione applicativa di queste graduatorie provinciali per avvantaggiarsene ancora una volta, a danno di altri.

In barba alla trasparenza, gli istituti scolastici, di ben determinate province, stanno convocando e nominando da graduatorie A061 che non ci sono, non pubblicate, nemmeno su Istanze On Line. Tutto avviene a danno di decine di altri precari della scuola che si sono visti sopravanzare da altri con punteggi attribuiti in eccesso e titoli valutati contro norma.

Molti anzi, in alcuni casi quasi tutti gli inseriti in GPS A061, hanno giocato d’astuzia, determinando il loro punteggio con dichiarazioni nella sezione A.1 ‘Titolo di Accesso alla graduatoria e relativo punteggio’, e al Punto B ‘ Titoli ulteriori rispetto al titolo di accesso ‘ della domanda di inserimento in GPS tali, da farsi attribuire dal sistema anche 24 punti in eccesso.

In alcuni casi è stato fatto in buona fede, ma in tanti altri casi la consapevolezza è palese per il fatto che sono gli stessi che, anche negli anni precedenti, si erano avvantaggiati, allo stesso modo, di punteggi attribuiti in eccesso, anche fino a 21 punti.

Alcuni, sono dei veri e propri ‘ostinati’. Nel senso che, sebbene i loro punteggi, in passato, siano stati già rettificati, anche più di una volta, hanno rinnovato le stesse dichiarazioni atte a farsi attribuire punteggio in eccesso, per occupare posizione di vantaggio in graduatoria rispetto ad altri, riuscendo in questo modo, ancora una volta, a conseguire nomine a danno di terzi. Un comportamento che ha fatto decadere, in pieno, il principio di lealtà che trova il suo corrispondente nella cosidetta buona fede oggettiva.

Le ‘anomalie’ che caratterizzano la cdc A061 non hanno confini regionali. Su tutto il territorio nazionale: Puglia, Lazio, Campania, Lombardia… in nessuna regione è stata rispettata la normativa. Soprattutto quella che stabilisce attribuzione punteggio al titolo di accesso. Nessun dirigente dei competenti uffici scolastici provinciali è intervenuto a ristabilire la norma e ad annullare l’irregolarità dilagante, persistente e palese.

Con il nuovo aggiornamento, ovunque si è registrato un BOOM di inserimenti di aspiranti docenti nelle graduatorie.

Per l’inserimento a Pieno Titolo in cdc A061 è previsto l’accertamento di specifici titoli professionali, ove il Diploma di Laurea Magistrale o Specialistica non rientri nelle particolari tipologie ad accesso diretto cosi come è definito nella tabella A allegata al D.P.R. 19/2016 e nell’allegato A del DPR 259/2017.

Quando il titolo di accesso non è diretto, la normativa stabilisce che, si prescinde dal voto di laurea e si attribuiscono solo punti 12,00. La normativa, nota a tutti, non è stata applicata per tutti.

In pratica è venuta a mancare la garanzia dell’uniformità di valutazione in conformità delle normative vigenti.

In ogni Regione il compito di verificare e accertate idoneità per la cdc A061, è assegnato ad una Commissione per l’accertamento del requisito d’accesso relativo a specifici titoli professionali posseduti dai singoli candidati.

In casi ben determinati, l’operato di tale commissione non è stato immune da critiche.

Ferdinando Pelliccia

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