Continua a fare discutere la decisione del ministero dell’Istruzione e del Merito di assegnare fino al 50% delle assunzioni da Gps (immissioni in ruolo e supplenze annuali) ai docenti che rientrano nelle liste tutelate, le cosiddette riserve. Si tratta di categorie di insegnanti lavoratori, con certificate esigenze personali o di assistenza di congiunti da supportare in via esclusiva, pioché beneficiano degli effetti contenuti in tre disposizioni legislative: la Legge 68/1999, l’articolo 678/9 e 1014/3 del decreto legislativo 66/2010, infine l’articolo 1/9-bis dl 44/2023.
L’alto numero di posti assegnati ai riservisti ha fatto storcere il naso a più di qualcuno. Anche in ambito sindacale.
La Gilda degli insegnanti, con una mail inviata al direttore Generale del Dipartimento per il Sistema educativo di istruzione e formazione del Mim, ha chiesto “un incontro per sciogliere le problematiche relative alla segnalazione delle riserve nella pubblicazione delle GPS e delle graduatorie dei concorsi”.
In particolare, il sindacato “ha richiesto, compatibilmente con la normativa sulla privacy, di poter avere contezza della posizione che occupano i riservisti nelle diverse graduatorie, così da segnalarlo ai propri iscritti, oltre alla pubblicazione dell’intera graduatoria concorsuale”.
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