Categorie: Generico

Graduatoria unica nazionale, una proposta provocatoria?

Perché non creare una graduatoria unica nazionale, evitando la scelta, non si sa quanto legittima, di una sola provincia o due o tre, come è accaduto in passato? A sostenere questa ipotesi è l’Associazione nazionale Professione Insegnante con le seguenti motivazioni: l’ istituzione di una graduatoria nazionale ad esaurimento per le immissioni in ruolo, con la possibilità per gli aspiranti di indicare gli ambiti territoriali in cui si desidera essere inseriti, è l’unica via d’uscita, allo stato attuale delle cose, per garantire l’applicazione del principio del merito nella selezione del personale docente, in considerazione dei titoli posseduti e della professionalità acquisita.

 
In effetti nessun D.M. o regolamento può limitare il diritto alla mobilità del lavoratore, in quanto il diritto al lavoro deve poter essere esplicato senza alcuna limitazione su tutto il territorio nazionale. La proposta  pare avere, dunque, piena coerenza costituzionale.
A tal proposito Professione Insegnante tenterà di sollecitare l’intervento di alcune forze politiche, affinché la semplice proposta si trasformi in un disegno di legge. Il dipartimento Scuola dell’IdV, ad esempio, ritiene che soltanto garantendo l’esaurimento delle graduatorie in tempi brevissimi si possano soddisfare le legittime aspettative dei precari in esse inseriti. Ma  i limiti alla  mobilità nazionale diventano  uno strumento capestro  per i docenti che sanno di non aver più possibilità lavorative nelle province in cui sono iscritti attualmente; mentre l’unica soluzione in grado di garantire un reclutamento, almeno rispettoso del principio del merito, potrebbe essere l’istituzione di una graduatoria nazionale ad esaurimento per le immissioni in ruolo, lasciando ai precari la possibilità di scegliere tutte le province italiane in cui desiderano essere inclusi.
Di contro si levano voci poco convinte che la Gae nazionale possa essere una effettiva soluzione al precariato. Una graduatoria che centralizzi il sistema andrebbe, infatti, contro ogni principio di decentralizzazione della pubblica amministrazione cominciato da Bassanini in poi.
Peraltro in nessuna parte d’Europa, salvo la Francia, esiste un reclutamento del corpo docente a sistema nazionale. Pensiamo anche ai notevoli problemi organizzativi e gestionali di una graduatoria unica su tutta Italia, nonché alla estrema difficoltà di potersi spostare su tutto il territorio nazionale, ad eccezioni dei precari più giovani, liberi ancora da vincoli familiari.
Gae nazionale o provinciale come sempre? Bisognerà vagliare con attenzione pregi e difetti della nuova proposta perché eventuali decisioni non si ritorcano sulla pelle degli insegnanti precari.
 
Nelle nostre rubriche “I lettori ci scrivono” e “La voce degli altri” gli interventi dei nostri lettori e delle associazione di categorie e sindacati.
Silvana La Porta

Articoli recenti

I Simpson, nel loro mondo c’è davvero di tutto, inclusa tanta scienza

Ascolta subito la nuova puntata della rubrica “La meraviglia delle scoperte” tenuta da Dario De Santis dal titolo: “I Simpson, nel…

23/12/2024

Il 2025 sarà l’anno record di spese militari, mentre caleranno per Scuola, Ricerca e Sanità: petizione Avs per fermare nuovi carri armati e missili

"Servirebbero più risorse per la scuola pubblica e per l'istruzione per garantire il diritto al…

23/12/2024

Compiti casa, sì, no, dipende

I compiti a casa sono il momento del consolidamento e della rielaborazione delle conoscenze, e dell'esercitazione…

22/12/2024

Il Sicilia Express funziona. A casa tanti prof e studenti dalle brume del nord in treno

È partito il 21 scorso alle 15,10 da Torino Porta Nuova il "Sicilia Express", il…

22/12/2024

Concorso ordinario Pnrr 2024, non vengono valutati i titoli informatici e le certificazioni linguistiche inferiori quelle di livello C1

Una aspirante partecipante al concorso ordinario PNRR 2024 della scuola primaria e infanzia, ci chiede…

22/12/2024

Concorso docenti 2024, costituzione delle commissioni giudicatrici, presentazione della domanda

Il 19 dicembre 2024 segna un passo decisivo per l’organizzazione del concorso docenti. Con una…

22/12/2024