Si è svolto nella mattinata di oggi, 25 luglio, un incontro al MIUR per l’esame della problematica situazione relativa alla gestione delle domande di aggiornamento delle graduatorie d’istituto per le supplenze dei docenti (II e III fascia).
In particolare, si è discusso delle difficoltà riscontrate soprattutto per la presentazione, da parte degli aspiranti, del modello B per la scelta delle scuole in cui proporsi come supplenti.
Il Miur, a tale proposito, ha concesso una proroga definita dai Sindacati assolutamente insufficiente: gli aspiranti avranno infatti tempo, per inoltrare il modello B, fino alle 20 del 26 luglio (anziché entro la scadenza di oggi, 25 luglio). Lo stesso termine deve essere rispettato anche dalle scuole per le operazioni di loro competenza (controllo e inserimento a sistema delle domande).
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Per tale ragione, Cisl Scuola, Flc Cgil, Uil Scuola RUA e Snals Confsal hanno inviato diffuso il seguente comunicato:
SUPPLENZE, INSUFFICIENTE LA PROROGA DI UN SOLO GIORNO
A rischio la continuità didattica. I sindacati chiedono garanzie per i precari e rispetto per il lavoro delle segreterie.
A pochi giorni dalla scadenza dei termini per l’inserimento nella piattaforma on line delle domande di accesso alle graduatorie di istituto da parte degli aspiranti docenti, il malfunzionamento del sistema mette in difficoltà le segreterie delle scuole e rende incerto l’esito delle quasi 700 mila domande.
Nell’incontro richiesto da Flc Cgil, Cisl Scuola, Uil Scuola RUA e Snals Confsal, appena conclusosi al MIUR, l’Amministrazione si è detta disponibile a prorogare di un solo giorno le scadenze previste per la presentazione dei modelli B, che le segreterie scolastiche hanno il compito di controllare e inserire a sistema. Tuttavia una proroga così contenuta appare del tutto inadeguata rispetto al quadro complessivo delle difficoltà che i sindacati, nell’incontro di oggi, hanno ancora una volta evidenziato, fornendone abbondante documentazione. Nonostante il MIUR si sia riservato ulteriori interventi alla luce di quanto potrà emergere monitorando la situazione, questa rimane per molti aspetti decisamente preoccupante.
Non è accettabile che la scuola venga trattata in questo modo: occorre che siano garantiti il regolare avvio dell’anno scolastico, l’osservanza delle normative e dei contratti, il rispetto e la considerazione del personale ATA, costretto ad un impegno straordinario anche a causa di un organico inadeguato. Ma soprattutto è in gioco il diritto allo studio che è garantito dalla continuità didattica, resa possibile solo da una programmazione e da un efficace coinvolgimento del personale, troppo spesso lasciato alle prese con sistemi malfunzionanti che aumentano notevolmente lo stress lavorativo.
Ad oggi, abbiamo una certezza: il prossimo anno scolastico vedrà l’assegnazione di circa 85 mila supplenze che vanno conferite a titolo definitivo a inizio d’anno evitando il rischio di dannosi avvicendamenti in corso d’anno.
Con la ministra Fedeli abbiamo condiviso l’impegno di un avvio regolare dell’anno scolastico e per questo, metteremo in atto tutte le nostre energie ed adotteremo ogni nostra prerogativa per la tutela del lavoratori e la garanzia del buon andamento del servizio, pronti a denunciare le responsabilità riscontrabili per le inadempienze che stanno caratterizzando questa poco edificante vicenda.
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