Gli istituti scolastici possono pubblicare sui propri siti internet le graduatorie di docenti e personale amministrativo tecnico e ausiliario (ATA) per consentire a chi ambisce a incarichi e supplenze di conoscere la propria posizione epunteggio. Tali liste devono però contenere solo i dati strettamente necessari all’individuazione del candidato.
Lo ha ribadito in Garante per la protezione dei dati personali, che ha recentemente pubblicato il Vademecum aggiornato “La scuola a prova di privacy”.
Quindi, negli elenchi pubblicati on-line è possibile indicare il nome, il cognome, il punteggio e la posizione in graduatoria.
Al contrario, non devono essere riportati dati non pertinenti, quali, ad es., i numeri di telefono e gli indirizzi privati dei candidati. Tale diffusione dei contatti personali incrementa, tra l’altro, il rischio di decontestualizzazione e di perdita di controllo sui dati e potrebbe, in taluni casi, esporre i lavoratori interessati a forme di stalking o a eventuali furti di identità.
Non è neanche possibile pubblicare informazioni attinenti allo stato di salute (ad esempio riferimenti ai benefici di cui alla legge 104/92).
Non è facile parlare di Franco Ferrarotti, morto a Roma nella giornata odierna, all’età di…
La FLC CGIL dà notizia della conclusione del confronto tra Ministero e OO.SS. relativo al…
Mercoledì 13 novembre nell'Auditorium del Goethe-Institut di Roma si è tenuta la tredicesima edizione della…
Come è noto Anief ha proclamato un nuovo sciopero della scuola per il prossimo venerdì 15 novembre, al…
Tre giorni di assenza giustificata al mese e interrogazioni e compiti in classe adattate al…
Nel corso della seduta del Consiglio dei Ministri del 12 giugno, il Governo ha dato…