Numerosi, sono stati i risultati raggiunti da Adida per i docenti delle graduatorie d’istituto, alcuni dei quali epocali, come il riconoscimento del valore abilitante per i docenti diplomati magistrali e l’attivazione dei Percorsi Abilitanti Speciali (PAS) che, nonostante poi siano stati sostenuti anche da altre associazioni e dai sindacati, sono stati ottenuti grazie alla tenacia della nostra associazione, per lungo tempo da sola, e dalla pioggia di ricorsi che ha presentato al TAR e al Consiglio di Stato.
Ricordiamo, infatti, che i docenti con pluriennale servizio, abbandonati nella III fascia delle graduatorie di istituto, sfruttati e bistrattati per anni, hanno dovuto appellarsi alla normativa europea contro lo sfruttamento del precariato e per il riconoscimento professionale per ottenere quanto lo Stato avrebbe dovuto attivare in modo “automatico” e in osservanza dei principi costituzionali.
Invece, travisando la normativa europea, il MIUR ha attivato i PAS, per sanare la propria posizione ed evitare sanzioni, che hanno comunque migliorato, anche se solo parzialmente la posizione dei docenti della III fascia, consentendone l’ascesa in II. Nessuno degli amministratori e dei politici si è opposto alla svalutazione del titolo conseguito con i PAS rispetto all’omologo dei TFA, e anche su questo sono stati avviati ricorsi, ormai l’unico strumento che permette di rettificare le sconclusionate e illegittime decisioni del Ministero dell’Istruzione, che sembra siano solo volte ad alimentare un’ormai annosa “guerra tra poveri”.
Un passo avanti e dieci indietro… i PAS sono stati diluiti in tre anni, nel frattempo sono state aggiornate le graduatorie d’istituto e in terza fascia sono rimasti parcheggiati gli scaglionati PAS ma anche migliaia di docenti che, pur avendo molto, moltissimo servizio, non rientravano nelle maglie fissate dal MIUR. Ma questi docenti, intanto, continuano a lavorare, sfruttati, secondo noi, perché, nelle previsioni del Governo, la loro condizione di precari non sarà nemmeno riconosciuta.
Sappiamo tutti che la Buona Scuola del Ministro Giannini promette la cancellazione della III fascia, senza prevedere alcuna misura adeguata alla professionalità ed alla condizione di precari dei docenti che la compongono. E tutto questo, nonostante anche il Consiglio di Stato abbia inequivocabilmente definito che anche per le graduatorie di istituto “deve ritenersi che si è in presenza di una vera e propria procedura concorsuale”.
Ebbene, la Buona Scuola promette concorsi solo per gli abilitati, sulla falsariga di quanto avena già fatto Profumo, escludendo dal concorso migliaia di aspiranti docenti con lauree conseguite dopo il 2003, cosa che potrebbe rientrare legittimamente nella discrezionalità dell’Amministrazione. E allora, i docenti già in servizio, con tanti anni alle spalle, che fine faranno? La Buona scuola non solo non lo chiarisce ma non dice nulla in merito a percorsi abilitanti per chi è già in possesso di titoli validi all’insegnamento.
Dovranno forse ri-laurearsi dopo anni di iscrizione nelle GI e dopo aver prestato servizio a pieno titolo nelle scuole pubbliche?
I PAS, lo sappiamo tutti, sono stati gestiti in modo discutibile, sono stati una “pezza” messa dal MIUR per sanare la sua posizione, non quella dei docenti. Al momento però, rappresentano l’unica possibilità che si profila per riequilibrare le iniquità e, visto che il primo ciclo di PAS non si è concluso, chiediamo al MIUR di attivarsi per un nuovo ciclo di Percorsi abilitanti Speciali riservati ai docenti con servizio, maturato anche successivamente al 2012, visto che ha continuato ad avvalersi della loro professionalità per garantire il regolare svolgimento del Servizio Scolastico Nazionale.
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