Non solo concorso per titoli e servizio. Il decreto Scuola prima di diventare legge dovrà passare dal Senato, la cui commissione sta valutando oltre 400 emendamenti che contengono, tra le altre disposizioni, l’aggiornamento delle graduatorie di istituto.
Il nuovo decreto scuola rinvia l’aggiornamento delle graduatorie di istituto al prossimo anno, ma successivamente la ministra Azzolina ha poi spiegato che “serve una norma che ci autorizzi a velocizzare la provincializzazione delle graduatorie. Un decreto ministeriale avente natura non regolamentare potrebbe abbreviare i tempi per rendere esecutive le norme sulle graduatorie provinciali” e che “solo con un intervento parlamentare si possa risolvere la questione”.
L’emendamento a cui fanno riferimento i pentastellati dunque dovrebbe dare seguito a tale circostanza.
“L’emendamento con cui si prevederà l’aggiornamento e l’apertura delle graduatorie PROVINCIALI (e non d’istituto come voleva Pittoni) è già pronto per essere depositato in Senato al Decreto per la regolamentazione degli Esami di fine ciclo“, scriveva la senatrice Granato poche settimane fa, annunciando quindi un intervento mirato sulla questione. Esplicitando che l’aggiornamento prevederà la trasformazione in graduatorie provinciali.
Se sull’aggiornare le graduatorie tutti sembrano d’accordo, è il come procedere che crea distanze fra maggioranza e opposizione. Il Movimento Cinque Stelle, appunto, pensa alle graduatorie provinciali, mentre invece la Lega, con il senatore Pittoni, spinge per un aggiornamento con le vecchie regole però in via telematica.
Anche il Pd, alleato del Movimento Cinque Stelle, pur riconoscendo i vantaggi delle graduatorie provinciali, pensa comunque ad un aggiornamento il prima possibile.
La legge n. 159 del 20 dicembre 2019, di conversione, con modificazioni, del decreto-legge 29 ottobre 2019, n. 126, ha previsto infatti la costituzione delle graduatorie provinciali docenti distinte per posto e classe di concorso da utilizzare, in subordine alle GAE, per il conferimento delle supplenze annuali e delle supplenze temporanee sino al termine delle attività didattiche (30 giugno).
Tuttavia, data la situazione di emergenza, la Lega pensa che aggiornare le graduatorie di istituto quest’anno con le vecchie regole sia molto più sicuro e semplice e che per la trasformazione in provinciali si potrebbe pensare con calma dal prossimo anno per il prossimo aggiornamento.
In settimana dovrebbero esserci novità per quanto riguarda le commissioni in Senato per poi avviare il dibattito in aula.
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