Anche il Consiglio di Stato definisce illegittimo il divieto di cambiare provincia per chi si trova in GaE, quindi in prima fascia delle graduatorie di istituto. Cosa farà adesso il Ministero dell’Istruzione?
Infatti, nel corso dell’ultimo aggiornamento delle graduatorie di istituto, avvenuto nel 2017, il Ministero ha previsto il blocco, per chi desiderava farlo, di cambiare scuola e/o provincia per il nuovo triennio 2017/2020. I ricorsi non si sono fatti attendere: l’Anief, ad esempio, ha portato la vicenda al TAR Lazio, che aveva dato ragione a diversi ricorrenti in via cautelare. Adesso anche il Consiglio di Stato entra a gamba tesa e respinge il ricorso del Minsitero dell’Istruzione.
“Auspichiamo che il Miur prenda atto della situazione e provveda a sanarla non solo nei confronti dei ricorrenti, dichiara Marcello Pacifico dell’Anief, ma di tutti i docenti cui ha impedito nel 2017 il cambio scuole/provincia delle GI attraverso l’apertura di una finestra di aggiornamento che permetta a tutti i precari inseriti in I fascia di modificare le scelte effettuate precedentemente“.
Infatti, per il Ministero si dovevano bloccare nella provincia o nelle scuole scelte dai candidati nelle graduatorie di istituto tutti i docenti inseriti anche nelle Graduatorie ad Esaurimento negando loro, di conseguenza, la possibilità di modificare le scelte effettuate nel 2014.
Adesso bisogna capire cosa intenderà fare il Miur e soprattutto quale sarà lo scenario dopo che anche il Consiglio di Stato si è espresso in merito.
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